LECCO- Si sarebbe dovuta svolgere giovedì sera all’oratorio di San Giovanni l’apericena di solidarietà per le popolazioni del Donbass, organizzato da Orizzonte Ideale Lecco e dal Coordinamento Solidale per il Donbass; non si svolgerà più a seguito delle scritte apparse sui muri esterni e interni all’oratorio che contestavano l’evento.
Durante la serata era previsto l’intervento in diretta dal Donbass di Vittorio “Vinka” Rangeloni, valassinese che si è unito nei mesi scorsi alle milizie separatiste dei filorussi, vivendo in prima persona il conflitto in Ucraina. Lo stesso Vinka si sarebbe fatto carico di gestire il ricavato della serata lecchese, destinato al finanziamento di asili, orfanotrofi e cure di necessità per i bambini delle Repubbliche di Donetsk e Lugansk.
“Morte al fascio”, “Vinka muori” sono alcune delle scritte apparse e rivolte agli organizzatori e al giovane valsassinese.
“Siamo amareggiati perché si tratta di un evento di beneficienza e non politico – spiega il referente di Orizzonte Ideale, Alberto Andreotti – abbiamo valutato con il parroco di annullare l’appuntamento per non far correre rischi alle persone che sarebbero giunte per l’iniziativa e per quelle che frequentano l’oratorio. Sicuramente questa cosa non ci ferma ma viene da chiedersi se tutto questo sia sintomo di una città sana”.

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