Scuola di Chiuso, la rabbia dei genitori: “Non la chiuderanno”

Tempo di lettura: 3 minuti
Scuole_protesta comitati genitori_ap2016
Il sit-in di protesta fuori dal Comune mercoledì sera

 

LECCO – Un centinaio di persone hanno voluto essere presenti alla seduta speciale del Consiglio Comunale di mercoledì sera interamente dedicato alla tematica delle scuole primarie della città. Cittadini, genitori e rappresentati dei comitati nati in questi mesi contro la chiusura delle classi prime nei rioni di Bonacina, Laorca e Malnago hanno anticipato la seduta consigliare con una breve protesta fuori dal municipio lecchese, manifestando una determinata volontà di preservare le scuole (quella di Chiuso in primis) da una chiusura a detta di molti incomprensibile.

 

Lecco_consiglio comunale scuole201604
I numerosi genitori e cittadini presenti alla seduta speciale del Consiglio Comunale dedicato al tema scuole

 

I primi malumori non hanno tardato a manifestarsi nel corso del Consiglio: come spiegato da alcuni residenti di Chiuso e genitori di bimbi iscritti alla scuola Torri Tarelli la rabbia e la delusione nascono dal fatto di non avere spiegazione del perché tra due anni l’istituto dovrebbe chiudere i battenti: “L’assessore (Salvatore Rizzolino, ndr) ha fatto questo annuncio durante il consiglio d’Istituto – hanno detto alcuni genitori presenti e membri del comitato di Chiuso – ma non ha mai voluto incontrare noi diretti interessati per dirci perché e a cosa o a chi devono destinare lo stabile oggi occupato dalla scuola. I numeri li abbiamo, le prime hanno 18 alunni, che ci dicano per quale motivo vogliono chiudere. Stasera ci aspettavamo di avere qualche risposta, invece niente. Allora il segnale lo daremo noi: la scuola di Chiuso non la chiuderanno, faremo di tutto” hanno annunciato con determinazione i genitori.

“La scuola di Chiuso è l’unico luogo comunale del rione, se chiude l’intero paese morirà, nessuno verrà ad abitarci se non c’è un servizio basilare come quello della scuola”.

 

scuole_protesta genitori aprile2016
Gli slogan dei manifestanti del Comitato per la scuola di Chiuso: “Oltre noi altri 2.000” e “Chiuso non chiude”

 

Nessuna apertura sull’opzione di trasferimento a Maggianico: “Già i nostri figli vanno a Maggianico per l’ora di lezione fisica perché non abbiamo la palestra, noi non ci sposteremo a Maggianico, che vengano loro da noi. Chiudono la nostra scuola per salvare la loro che è vuota, seppur più grande – ha ipotizzato qualcuno – noi non porteremo i nostri figli a Maggianico”.

Non senza amaro in bocca alcuni tra i genitori presenti hanno annunciato di essere pronti a una battaglia senza esclusione di colpi: “Non ci sentiamo rappresentati da nessuno e il nulla d fatto di questa sera lo ha confermato. La promessa è una sola: non chiuderanno la scuola di Chiuso”.

Come annunciato dal sindaco Brivio la discussione sul dimensionamento delle scuole ritornerà presto tra i banchi della sala consiliare, con un Consiglio Comunale intermedio a luglio, per valutare le proposte, quindi con una seduta ad ottobre, in cui vorrebbe essere data una risposta definitiva ad un dibattito per ora ben lungi dal chiudersi.