Settore Cultura del Comune: ecco il bilancio di metà mandato

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LECCO – A circa metà del mandato dell’attuale amministrazione comunale, il Settore Cultura traccia un bilancio di quanto fatto sinora e mette sul piatto proposte e idee per i prossimi due anni e mezzo.

Nella mattina di giovedì 8 novembre, coloro che lavorano all’interno di questo ambito comunale si sono, infatti, radunati all’interno di una delle nuovissime sale del Palazzo delle Paure e di fronte alla stampa hanno riflettuto su mete raggiunte e obiettivi futuri da perseguire, nell’intento di creare una sempre più proficua sinergia tra i vari ambiti culturali, dal teatro alla biblioteca passando per i musei cittadini.

Tante le tematiche trattate nella lunga riunione, durante la quale non sono mancate le espressioni di soddisfazione per alcuni importanti traguardi raggiunti, in primis l’inaugurazione del polo culturale del Palazzo delle Paure, e i suggerimenti su come migliorare la collaborazione tra le istituzioni culturali cittadine, così come tra queste e le associazioni del territorio che si occupano di cultura.

Ad aprire l’incontro ci ha pensato l’assessore Michele Tavola, primo promotore di questo momento di dialogo, il quale ha esordito elencando i traguardi già raggiunti. “Quando ho iniziato questo percorso – ha spiegato – mi sono posto degli obiettivi e non posso negare che alcuni di questi fossero davvero ambiziosi. L’inaugurazione del Palazzo delle Paure, l’ampliamento degli orari di apertura della Biblioteca Civica, la sempre più ricca stagione del Teatro della Società e altre importanti iniziative come Lecco Street View (i graffiti sulla facciata del Centro Civico di Germanedo) e il festival Lecco Città del Manzoni sono tutti elementi che testimoniano la grande voglia di fare di questa squadra di persone, costantemente impegnate in progetti culturali di livello. Nostro obiettivo – ha proseguito – è quello di rendere il settore Cultura qualcosa di sempre più unitario, che si muova insieme, che veda teatro, biblioteca e musei cooperare per proporre delle valide offerte alla città, nonostante i tempi difficili che, come tutti ben sappiamo, ci troviamo a vivere”.

E se la crisi non demorde, la dirigente del settore, Giovanna Esposito, non ha perso occasione per sottolineare il ruolo che la cultura può avere nel ridare impulso a crescita e sviluppo. “Se valorizzati, i beni culturali contribuiscono – ha affermato – a risollevare l’economia e ad alzare la qualità della vita: possono, infatti, essere motore di crescita e contemporaneamente di sviluppo da un punto di vista qualitativo, in quanto favoriscono la condivisione”.

Sull’importanza di costruire una strategia e una pianificazione trasversale ai vari ambiti culturali e di dare il via a una maggiore collaborazione con le associazioni del territorio è intervenuta, poi, la dottoressa Edi D’Agnese, direttore del Servizio Attività culturali e gestione istituti teatrali e musicali e dei Servizi amministrativi e contabili della Biblioteca Pozzoli. “Innanzitutto bisogna evidenziare come crisi e spending review – ha premesso – ci stiano mettendo costantemente nella condizione di modificare quanto programmato e di avere una grande elasticità mentale e di azione. A questo si aggiunge un altro aspetto che talvolta mi trovo a sperimentare in prima persona: succede, infatti, che le associazioni locali richiedano il Teatro della Società come luogo per eventi organizzati interamente da loro e che intendano questa struttura cittadina più come uno spazio da utilizzare che come un’occasione per progettare insieme qualcosa di utile per Lecco. Una direzione da seguire nei prossimi anni potrebbe essere, invece, quella di incentivare la collaborazione tra teatro, e quindi settore Cultura, e società civile. Se, ad esempio, la nostra programmazione teatrale copre solo alcuni generi, mi viene in mente la musica sinfonica, perché non colmare i buchi con progetti paralleli, portati avanti con le associazioni? In questo senso sono molto soddisfatta per i festeggiamenti che quest’anno si sono tenuti in onore di alcune realtà associative locali, che per l’occasione si sono riunite intorno al tavolo, uscendo un po’dalla loro naturale autoreferenzialità”.

Simili tra loro, poi, gli interventi dei direttori dei servizi Biblioteca e Sport, rispettivamente Maria Giovanna Ravasi e Angelo Malighetti. “La Biblioteca Civica – ha spiegato la prima – sta sempre più diventando un luogo di incontro e di coordinamento sociale. Al di là dello studio, della divulgazione e dell’intrattenimento, la Pozzoli si propone come centro di riferimento per tutta la società, senza distinzione di età o nazionalità. Stiamo lavorando, quindi, per incrementare sempre di più questa capacità di rivolgerci a tutti indistintamente, in particolare in riferimento a coloro che hanno disturbi dell’apprendimento quali la dislessia. Si tratta di rendere la biblioteca accessibile a tutti”. “Anche lo sport – è intervenuto Malighetti – rappresenta un’importante occasione di formazione. Sebbene non siamo abituati a pensarlo come qualcosa di educativo e culturale, in realtà questa è la direzione in cui intendiamo muoverci, proponendo ai cittadini un’interpretazione diversa. Una disciplina sportiva ci educa, infatti, alla sana competizione, ci induce a rispettare delle regole, a fare squadra e ad acquisire maggiore sicurezza in noi stessi, senza dimenticare il ruolo che svolge dal punto di vista dell’integrazione: che si tratti di persone normodotate o diversamente abili così come di individui di nazionalità diverse, lo sport ci porta a socializzare e a condividere una passione. Aggiungo, poi, che è importante sostenere le associazioni sportive, facendo sempre più sistema con loro”.

Spazio, infine, al servizio giovani e ai musei civici. Sul primo dei due è intervenuto Carlo Gaiati, che ha puntato l’attenzione sul lavoro di riqualifica di alcune aree cittadine attraverso il progetto Lecco Street View e sulla necessità di coinvolgere maggiormente i giovani nella cultura, imparando a “dare le gambe alle loro idee”.

Per quanto riguarda i musei la parola è passata, invece, a Barbara Cattaneo e Mauro Rossetto. “Il percorso che stiamo seguendo – ha spiegato la prima – è quello di rendere i musei non solo luogo di conservazione ma anche di ricerca, di didattica e di divulgazione, così da coinvolgere sempre di più i cittadini”. “Negli ultimi due anni – ha aggiunto Rossetto – abbiamo dato il via a tutta una serie di incontri e di attività rivolte alle famiglie, ai giovani e alle scuole. In futuro intendiamo, quindi, proseguire lungo questa direzione e puntare l’attenzione sulla multimedialità, cercando di modernizzare le modalità di fruizione delle esposizioni”.

Punto, quest’ultimo, su cui è tornato anche l’assessore Tavola: “dopo l’inaugurazione del Palazzo delle Paure credo che la prossima meta ambiziosa sarà dare inizio ai lavori di ristrutturazione di Villa Manzoni. Visti i vincoli imposti dal patto di stabilità, non è detto che riusciremo a sbloccare la situazione entro due anni. Ciò non toglie che ci dobbiamo provare, impegnandoci per rendere la dimora di uno dei maggiori scrittori italiani un museo moderno, efficiente, senza barriere architettoniche e in grado di fare davvero identificare la nostra città con il Manzoni”.