Soccorso Alpino: altra bomba. Anche Arrigoni si è dimesso

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Giacomo Arrigoni

LECCO – Altro colpo di scena all’interno della XIX Delegazione del Soccorso Alpino con Giacomo Arrigoni, capo della Stazione Grigne di Lecco, che pochi giorni fa ha rassegnato in modo irrevocabile le dimissioni dal suo incarico.

Un altro scossone all’interno Soccorso Alpino lecchese che segue ad altri due episodi eclatanti: prima le dimissioni del vice-delegato Alessandro Spada (la cui situazione resta ancora nel limbo, in attesa di una sua comunicazione dopo che il Consiglio di zona ha respinto le dimissioni) poi il fuggi-fuggi con ben otto volontari che hanno deciso di salutare il sodalizio lecchese ovvero: Riccardo Riva, Christian Meretto, Valerio Corti, Marco Madama, Vasco Lanfranconi, Giulio Rompani, Mario Barelli e Marco Clozza (vedi articolo del 10 marzovedi articolo del 13 marzo) tutti alquanto critici verso i vertici della Delegazione, per il “perdurare di continue prevaricazioni di regole statutarie, leggi sul volontariato e nuove convenzioni da parte della ‘catena di comando”, riprendendo un passo della lettera di dimissioni.

Una situazione evidentemente sempre più spinosa e in un certo qual modo preoccupante quella che si è venuta a creare all’interno della XIX Delegazione Lariana del Soccorso Alpino. Irraggiungibili, per adesso, sia il Delegato Gianattilio Beltrami, che lo stesso Arrigoni, il quale, va ricordato, per essendosi dimesso dalla carica di capo stazione resta tuttavia membro del Soccorso. A questo punto sono davvero tante le zone d’ombra e i punti da chiarire.