LECCO – Si è chiusa dopo oltre tre anni la vicenda che vedeva oggetto di indagini il soccorso alpino della Lombardia, indagini effettuate dalla Guardia di Finanza e scaturite ancora nel 2013 a seguito di una serie di lettere anonime trasmesse alla Procura della Repubblica di Lecco e alla stessa Guardia di Finanza.
L’ipotesi accusatoria era quella di evasione di imposte, truffa ai danni della Regione. La notizia, diffusa lunedì dal Cnsas Lombardo, è la richiesta di archiviazione da parte della Procura della Repubblica di Lecco.
“Si è ovviamente dimostrato ed appurato che non è stato evaso neppure un cent di euro e che tutte le risorse sono state correttamente e doverosamente finalizzate all’attività di soccorso reale, alla formazione del personale, all’acquisizione di materiali ed attrezzature, dpi, ecc.” spiegano dal soccorso alpino.
Archiviazione anche per l’ipotesi di malversazione legata all’utilizzo delle carte di credito “si è ovviamente dimostrato ed appurato che tutte le spese ad esse associate sono state rendicontate con estremo scrupolo nell’ambito dell’attività istituzionale del CNSAS” proseguono dall’ente.
Danilo Barbisotti, Presidente uscente del CNSAS della Lombardia, visibilmente emozionato e del tutto soddisfatto che la verità sia emersa dopo un periodo piuttosto sofferto ha dichiarato che “rispetto ad un’ipotesi accusatorie del tutto pesante, ho sempre ritenuto che l’intera vicenda non potesse che finire in questo modo; ora si potrà lavorare con maggiore serenità a favore della nostra montagna e delle sue comunità; altro non serve aggiungere.”