Somana di Mandello: poesie per l’ultimo atto della mostra di presepi

Tempo di lettura: 2 minuti

Mandello Somana poesie dialettali (16)

MANDELLO – Nel giorno in cui la Chiesa ha ricordato il Battesimo del Signore, che chiude il periodo del Natale, a Somana è andato in scena l’ultimo atto della mostra allestita al Torchio per iniziativa del Gruppo Bornico.

Domenica 12 gennaio i mandellesi hanno così potuto ammirare ancora una volta il presepe in corteccia allestito fin dall’8 dicembre all’esterno dello spazio espositivo della frazione, oltre alle artistiche Natività collocate all’interno della struttura e realizzate da Cesare Lafranconi, Paride Lanfranconi, Ezio Molteni (il “Buita”), Franco Necchi, Mario Zucchi e dagli ospiti dell’Unità operativa di psichiatria dell’ospedale Manzoni di Lecco.

Il presepe di corteccia – alla sua sesta edizione – presentava quest’anno una nuova ambientazione, affidata all’esperienza “scenografica” di Emilio e alle mani esperte di Attilio. Ad arricchirlo vi erano oggetti e attrezzi della tradizione contadina, donati dagli abitanti di Somana, mentre a realizzare i vari personaggi (intagliati nel legno e “vestiti” appunto di corteccia) era stata Luisa Rota Sperti, artista e anima del Gruppo Bornico.

Mandello Somana poesie dialettali (3)

Il sapore dei tempi antichi dominava anche nei presepi esposti all’interno del Torchio, oltre che nei testi delle poesie scritte da Elio Cantoni, Lidia Compagnoni, Tullio Colombo Sala ed Elio Galbusera (“Gèm”). Si trattava infatti di composizioni in dialetto capaci di rievocare in modo particolarmente efficace l’atmosfera, le usanze e i riti del passato.

Domenica 12 gennaio quegli stessi poeti dialettali mandellesi, affiancati per l’occasione da Mario Ciappesoni, hanno declamato alcune loro composizioni, che il pubblico ho mostrato di apprezzare al pari delle esecuzioni proposte al flauto e alla chitarra rispettivamente da Emanuela Milani e Paolo Milesi, entrambi insegnanti della Scuola di musica San Lorenzo di Mandello.

L’iniziativa del Gruppo Bornico, che ha potuto contare sul patrocinio del Comune, ha così centrato una volta di più l’obiettivo di valorizzare persone che operano sul territorio mandellese e che sanno distinguersi per inventiva e creatività.