LECCO – Un progetto di grande valore sociale, nato all’interno dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Lecco, con l’obiettivo di creare una rete di commercianti attenti in particolare alle problematiche che vivono le persone affette da afasia. L’azione di sensibilizzazione, che ha visto la partnership di Confcommercio Lecco e ha coinvolto diversi negozi del centro cittadino, ha funzionato e ora gli alunni della classe 3^ “Amministrazione, Finanza, Marketing” dell’Istituto lecchese sono pronti ad altri due appuntamenti fondamentali per il successo del loro progetto Take Time.
Il 22 maggio la classe è stata ospite a Milano per presentare, al pari di altri istituti, il progetto che rientra nella rassegna “Imprese in azione”: la scuola lecchese ha vinto il premio per la “Migliore Strategia di Marketing” nella competizione regionale 2018 rivolta a Lombardia e Veneto che ha visto sfidarsi 70 competitor.
Giovedì 31 maggio, invece, alle ore 21 presso la sala conferenze di Confcommercio Lecco (piazza Garibaldi 4, Lecco), si terrà una serata rivolta alla cittadinanza per parlare di Take Time e della afasia: in particolare interverranno i ragazzi per parlare del progetto, Lucia Pini logopedista dell’ospedale Manzoni e anche dei rappresentanti delle associazioni lecchesi che si occupano di seguire le persone afasiche.
“Abbiamo deciso con grande piacere di sostenere questo progetto che puntava a sensibilizzare i commercianti – sottolinea il direttore di Confcommercio Lecco, Alberto Riva – La risposta dei negozianti è stata molto positiva e questo ci fa piacere. Voglio fare i complimenti all’istituto, ai docenti e ai ragazzi per la qualità del progetto e per l’impegno profuso”.
“Da tre anni aderiamo come scuola a questa iniziativa di “Imprese in azione” – spiega la tutor scolastica, la professoressa Laura Arrigoni – Si tratta di progetti che rientrano perfettamente nel percorso di Economia aziendale. I ragazzi hanno dimostrato spirito di iniziativa e grande disponibilità a mettersi in gioco. L’incontro con i commercianti è stato positivo e, anzi, ha dato loro un ritorno importante. La collaborazione con Confcommercio Lecco è stata decisiva per la buona riuscita del progetto”.
Il progetto Take Time – che nasce all’interno dell’impresa creata dalla classe 3^ “Amministrazione, Finanza, Marketing” dell’Ima che si chiama “Nunc est loquendum” e che si occupa di attuare campagne di sensibilizzazione relative a diversi problemi sociali- è volto a rendere i luoghi di vita quotidiana più accoglienti per le persone affette da afasia, cioè da una difficoltà espressiva nella comunicazione orale e scritta che impedisce loro di formulare ed esprimere il proprio pensiero in tempi brevi. In Italia, attualmente, gli afasici sono circa 150.000, di cui 3.000 solo nella nostra provincia: la fascia più colpita è quella degli anziani, specialmente di coloro che hanno avuto un ictus.
Nel mese di marzo gli alunni hanno incontrato una cinquantina di negozianti del centro chiedendo loro una collaborazione che consiste nell’apporre una vetrofania alla porta di ingresso del proprio negozio in modo che le persone affette da afasia possano riconoscerlo come un luogo in cui entrare e “prendersi il proprio tempo” (Take Time, appunto), senza il timore di essere giudicate. La risposta è stata positiva: già 30 negozi hanno aderito impegnandosi a “rispettare” alcune regole base. “Durante la realizzazione del nostro progetto abbiamo incontrato difficoltà, ma la volontà di tutti noi di aiutare le persone afasiche e di portare avanti il progetto ci ha dato la forza per realizzarlo – spiegano i ragazzi – Attraverso una buona collaborazione, siamo riusciti a raggiungere quanto ci eravamo prefissati”.
Il progetto Take Time, dopo la costituzione di una rete di commercianti “sensibili” rispetto al tema dell’afasia e la realizzazione della vetrofania posta sulla vetrina del punto vendita, prevede altri step: la realizzazione di una mappa cartacea, scaricabile anche dal sito internet (https://nuncestloquendumja.weebly.com); la costituzione di un blog che permette ai clienti afasici di segnalare il rispetto delle regole da parte dell’esercente, la creazione di un’APP di geolocalizzazione che permette al progetto di potersi allargare ad altre zone del territorio, anche a livello nazionale.