Tasse sugli immobili: che rincari! Importi doppi anche a Lecco

Tempo di lettura: 3 minuti

tasi tassa pagareLECCO – Contribuenti “salassati” dalle nuove tasse sugli immobili? Se per qualcuno era più che una convinzione, a darne la certezza è uno studio del Caf Acli realizzato per il Sole 24 Ore e pubblicato sulle pagine dello stesso giornale nell’edizione del lunedì.

In sette capoluoghi su dieci, infatti, la Tasi sulla prima casa è risultata più cara di quanto le famiglie avevano pagato nel 2012 con l’Imu; ancora peggio per quanto riguarda le case in affitto, i capannoni e i negozi dove dalle centinaia di euro pagate mediamente con la “vecchia” Ici nel 2011 si è superato ovunque il migliaio di euro da versare se si sommano gli attuali importi di Tasi e Imu (entrambe le imposte, ad esclusione della prima casa, interessano questi tipi di immobili).

Aumenti che si sono registrati anche a Lecco, in misura minore sulle prime case ma con forza nelle altre tipologie di immobili.

Guardando alle abitazioni principali, i lecchesi sono passati dai 226 euro medi da versare con l’Imu del 2012 ai 271 euro con la nuova Tasi (+20%); l’aumento peggiore, guardando ai nostri vicini di casa, è stato registrato a Sondrio dove l’importo è cresciuto di oltre sei volte rispetto a quanto pagato due anni fa ma la cifra versata nel 2014 è comunque più bassa rispetto a quella pagata dai lecchesi (119 euro rispetto ai 29 euro versati nel 2012). Ben più alta la somma sborsata dai comaschi (372 euro in media) che si sono visti aumentare la tassa sulla prima casa del 42%.

I rincari più forti per i lecchesi non possono non notarsi per quanto riguarda le case date in affitto: l’importo da versare nel 2014 è quasi triplicato, passando dai 513 euro versati nel 2011 con l’Ici ai 1216 euro di Imu+Tasi. Sulla stessa linea i comaschi (1228 euro, +133%) ed anche in questo caso Sondrio subisce un aumento rilevante (+154%) mantenendo gli importi dovuti più bassi rispetto quelli dei capoluoghi vicini (753 euro).

A Milano la tassa del 2014 sulle case in affitto è invece cresciuta di quasi cinque volte, passando dai 385 euro del 2011 agli attuali 1282 euro.

Stesso salasso per i capannoni industriali: a Lecco la tassa è raddoppiata rispetto a quanto dovuto con la “vecchia” Ici (da 2267 a 4527 euro di Imu + Tasi), uguale a Bergamo (da 2299 a 4527 euro) e a Sondrio (da 2234 a 4612), meno a Como dove l’importo è cresciuto di circa la metà in due anni (da 2168 a 3246 euro); ancora una volta è però a Milano che si è verificato uno degli incrementi maggiori (da 1642 a 4868, +196%).

Batosta anche sui commercianti, costretti a pagare circa il triplo a Lecco se proprietari del proprio negozio (dai 468 euro dell’Ici nel 2011 ai 1513 euro medi del 2014 con Imu eTasi), discorso analogo a Como (da 399 a 938 euro) a Bergamo (da 712 a 1743 euro), a Sondrio (da 465 a 1195 euro) e peggio a Milano (da 290 a 1069 euro).

NOTE 

Confronto tassa abitazione principale: il calcolo si basa su una rendita media cittadina e una famiglia con due adulti e un figlio di 10 anni; reddito 35 mila euro, Isee da 28 mila euro.

Confronto tassa casa affittata: il calcolo si basa sulla rendita catastale media cittadina.

Confronto tassa sui capannoni: il calcolo si basa sulla rendita catastale media nazionale (6.257 euro)

Confronto tassa sui negozi: il calcolo si basa sulla rendita catastale media cittadina.