LECCO – La Cgil di Lecco chiude il 2016 con 43.641 iscritti, in lievissimo calo rispetto all’anno precedente (-0,4%, ovvero 161 tesserati in meno). Dati che comunque rivelano una tenuta complessiva dell’organizzazione sindacale secondo il segretario provinciale Wolfango Pirelli.
“Il numero di tesserati è comunque più alto rispetto al periodo pre-crisi – ci dice il segretario – questo grazie ad un incremento notevole di iscrizioni che era avvenuto nel 2012, dopodiché abbiamo assistito ad una decrescita seppur contenuta”.
Un calo di tesseramenti che riflette la situazione del mercato del lavoro: diminuiscono infatti gli iscritti tra gli edili, metalmeccanici , chimici, tessili, crescono invece in quelle categorie che hanno conosciuto recentemente un aumento degli occupati come il commercio, le partite Iva e gli interinali tiene la scuola, diminuiscono invece i pensionati “in conseguenza al blocco sulle pensioni” specifica Pirelli.
“Come avevamo già avuto modo di conoscere con la pubblicazione delle ultime statistiche dell’Osservatorio Provinciale sul Mondo del Lavoro, l’occupazione cresce tra i lecchesi, ma tanti sono quelli che trovano occupazione fuori Lecco, in particolare i laureti e conseguentemente perdiamo competenze sopratutto in settori decisivi. Questo si riflette sul calo dei nostri iscritti anche tra i bancari, trasporti e logistica”.
La Cgil di Lecco rimarca la sua forte presenza sul territorio. “Oggi potremmo essere il sindacato con più iscritti nel lecchese, se teniamo conto che la Cisl di Lecco, dopo l’unificazione con Monza, presenta dati aggregati delle due organizzazioni, 90 mila iscritti dichiarati all’ultimo congresso. Se noi sommassimo i nostri tesserati a quelli di Cgil Monza arriveremmo a 114 mila”.
I DATI DEI TESSERAMENTI DELLA CIGL