Turismo: lago “salvo” grazie agli stranieri, male la montagna

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Lungo lago

LECCO – L’estate che sta per concludersi sta lasciando l’amaro in bocca agli operatori turistici lecchesi: il maltempo, lo sappiamo bene, ha insistito sulla provincia in quelle che avrebbero dovuto essere le settimane più calde dell’anno e le ripercussioni sui flussi turistici si sono fatte sentire.

“Avremmo voluto un’estate migliore – spiega il presidente di Ferderalberghi Lecco, Severino Beri, direttore del Royal Hotel di Varenna – ma per gli albergatori del lago e del centro lago, che lavorano con gli stranieri, le cose non sono andate malissimo. Chi arriva dall’estero prenota con largo anticipo e il meteo, dopo aver riservato volo e albergo, è l’ultima preoccupazione. C’è anche da dire che a 200 chilometri da noi, penso all’Emilia e alla Toscana, il tempo è stato più clemente e quindi visitatori come tedeschi o austriaci hanno preferito poi spostarsi più a sud per godersi un po’ di sole”.

Severino Beri - Federalberghi
Severino Beri – Federalberghi

Se il lago ha potuto contare sulle presenze dall’estero, non si può dire la stessa cosa per la montagna: “Quello che è mancato – sottolinea Beri – è il passaggio degli italiani e il turismo di prossimità soprattutto degli svizzeri e questo ha penalizzato molto il settore della ristorazione, gli alberghi e i rifugi della Valsassina dove il turista è perlopiù nostrano”.

La conferma di questa tendenza arriva proprio dai gestori di strutture ricettive della valle e in alta quota, come il rifugio Tavecchia in Val Biandino: “E’ evidente che il tempo ha fatto la sua parte – spiega Alberto Buzzoni – senza belle giornate la gente non va di certo in montagna. Se dovessimo stimare a spanne una percentuale direi che abbiamo lavorato il 30% in meno rispetto allo scorso anno”.

“Se non abbiamo lavorato la metà rispetto agli anni scorsi, poco ci manca– al Rifugio Soldanella dei Piani Resinelli la stagione estiva che sta per essere archiviata è stata pessima – C’è ancora un fine settimana, speriamo almeno in quello anche se non potrà di certo salvare il mese di agosto, mese che a differenza di tutti gli altri non lo si recupera più e che ha una valenza di 3 o 4 mesi diciamo normali…”

Al rifugio Brioschi a quota 2410m in vetta al Grignone (Grigna Settentrionale) la stagione è stata disastrosa: “Possiamo dire di aver lavorato circa tra il 75% e l’80% in meno rispetto alla passata stagione”.

“E’ una stagione partita in ritardo e conclusa in anticipo – spiega Daniele dell’Hotel Esposito di Barzio – C’è stato un afflusso minore di persone rispetto alla scorso anno. Senz’altro ha influito il brutto tempo ma credo sia anche una tendenza generale. E’ andata male rispetto al 2013 anche riguardo alle seconde case. Non ci lamentiamo troppo e speriamo nell’autunno”.

rifugio_rosalbaUn’analisi più approfondita la fa Mauro Cariboni, gestore del rifugio Rosalba in Grignetta che sembra essere una mosca bianca in quella che verrà ricordata una delle stagioni estive peggiori di tutti i tempi “Andrebbe fatta una differenza mese per mese – spiega Cariboni – Se da un lato è evidente che nei mesi di luglio e agosto il maltempo ha fortemente condizionato il lavoro, potendo dire di aver lavorato meno della metà, è altrettanto vero che nei mesi di maggio e giugno si è lavorato doppio nello stesso periodo dello scorso anno e del 2012 quando avevamo avuto pioggia per dieci domeniche di fila, compresa quella dell’arrivo del Giro d’Italia. Pertanto, personalmente posso dire che facendo un primo bilancio annuale non sono in deficit nonostante il maltempo e adesso ho già prenotazioni per alcuni corsi di roccia”.

Anche sul lago l’umore degli operatori non è il certo al top anche se, come già sottolineato, la presenza di stranieri ha “salvato” in parte l’estate: “Avevamo molte prenotazioni per una o due settimane ma con il maltempo la gente, soprattutto se in tenda, si ferma qualche giorno poi decide di spostarsi – spiega Ester del Camping Spiaggia di Abbadia – meglio va per il bar, un servizio aperto anche agli utenti della spiaggia e che lavora bene soprattutto nelle giornate di sole. Speriamo vada meglio settembre, abbiamo altre prenotazioni soprattutto di turisti stranieri. Quelli non mancano, già a partire da primavera: austriaci, svizzeri, tedeschi, svedesi e quest’anno anche molti danesi. Gli italiani si concentrano soprattutto ad agosto”.

annegato abbadiaA Lecco città la stagione è stata discreta, come spiegano dall’Hotel Moderno: “Maggio e giugno ci siamo ‘barcamenati’ con gruppi, scuole, scolaresche e grazie alla collaborazione con due agenzie straniere, con cui stiamo collaborando; nel mese di luglio ci siamo salvati grazie all’evento Lego Fest e ai mondiali di frisbee ma da metà luglio in poi, a parte qualche ciclista,c’è stata calma piatta complice ovviamente anche il maltempo. Di solito si vedeva in questo periodo qualche motociclista ma quest’anno quasi zero. Possiamo dire di aver lavorato meno rispetto allo scorso anno, ma se dovessimo tracciare già un primo bilancio non ci siamo discostiamo molto dal 2013”.

Quindi una riflessione sulla valenza di certe iniziative: “Prima la Lego Fest, poi i mondiali di Frisbee, per quanto ci riguarda possiamo dire che se la città ospita o organizza eventi di una certa portata, la gente arriva e, se non tutti, sono molti gli operatori del settore turistico che ne beneficiano e noi ne siamo testimoni”.

All’Ufficio Turistico di Lecco, situato nella nuova sede di Palazzo delle Paure con affaccio su piazza XX Settembre non è possibile ancora dare i numeri di questa stagione estiva che sta per volgere al termine: “I dati – ci spiegano – ci verranno forniti dagli operatori di settore più avanti. Quello che possiamo dire al momento è che stiamo notando maggior presenza di stranieri provenienti da paesi dell’Est, ma ci sono anche olandesi, tedeschi e inglesi. Per quanto riguarda invece il nuovo ufficio in questo primissimo periodo di apertura a palazzo delle Paure stiamo registrando un incremento del 40% di utenze”.