LECCO – Esattamente un anno fa il 20 maggio 2006 veniva pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge sulle Unioni Civili che per la prima volta ha riconosciuto un valore giuridico alle coppie eterosessuali non sposate ed anche a coppie formate da persone dello stesso sesso.
“Una legge attesa da decenni” ha ricordato l’associazione Renzo e Lucio che sabato ha diffuso i dati relativi alle ricadute di questa legge sul territorio lecchese: al 31 marzo 2007 le coppie che hanno celebrato l’Unione Civile in provincia di Lecco sono venti, secondo i dati della Prefettura, alle quali si aggiungono altre tre unioni registrate fra il mese di aprile e maggio. Sono quindi 23 le coppie che si sono unite in provincia e possono beneficiare di una legge che sostanzialmente parifica diritti e doveri fra le coppie omosessuali a quelli del matrimonio.
Fra queste coppie si registrano tre trascrizioni di matrimoni celebrati all’estero, poche unioni di coppie composte da due donne ed una media di età fra i 34 ed i 45 anni. Parecchi i comuni coinvolti dalla Brianza fino alla Valsassina.
Mauro Pirovano, presidente dell’associazione Renzo e Lucio esprime soddisfazione: ” 23 coppie per la sola provincia di Lecco è un dato importante se teniamo conto che siamo in un contesto dove la visibilità è per qualcuno ancora un problema. In questi mesi, abbiamo anche osservato con piacere il forte accompagnamento a questi momenti da parte di amici, famiglie e conoscenti, una vera e propria festa.”
Una legge quindi che oltre a garantire diritti riesce anche a rompere pregiudizi ed a generare un cambiamento della società “l’applicazione della legge, prosegue Pirovano, mette in atto un cambiamento culturale e sociale dimostrando che il Paese era ed è pronto a riconoscere il valore delle Unioni Civili. Paure e perplessità appartengono più alla classe politica che ai cittadini.”

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