Vendita Linee Lecco: si accende lo scontro politico in Comune

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LECCO – Scorre veloce, anzi velocissimo, l’iter per la cessione di Linee Lecco: dopo un’accesa discussione in Commissione consigliare, la proposta elaborata dalla Giunta lecchese si appresta a sbarcare in Consiglio già la prossima settimana e se verrà approvata la società di trasporto pubblico, ora interamente di proprietà del Comune di Lecco, sarà messa sul mercato.

Nel concreto, la proposta stilata dall’Amministrazione, oltre alla vendita dell’azienda attraverso gara pubblica, prevede la presentazione e la predisposizione del bilancio d’esercizio entro fine aprile e l’introduzione della figura dell’amministratore unico, in sostituzione a tutte le altre cariche direttive della società.

Dalla cessione di Linee Lecco verrà escluso l’immobile attuale sede della società di trasporti, in piazza Bione, che se richiesto potrà essere dato in locazione a chi acquisirà l’azienda, anche se il sindaco Brivio avrebbe avanzato l’ulteriore ipotesi di poter sfruttare quell’area, adiacente alla caserma dei Vigili del Fuoco, per allargare quest’ultima risolvendo l’annoso problema di una nuova collocazione per la stazione dei pompieri; l’alternativa, come spiegato dallo stesso sindaco, permetterebbe di lasciare libera l’area spettacoli viaggianti, dove si era immaginato in passato la realizzazione della nuova caserma e che potrebbe quindi essere destinata ad altri scopi.

Nel pacchetto sarebbero comprese anche le aree di sosta gestite dall’azienda, tra cui i parcheggi a pagamento dell’ospedale Manzoni, dati in gestione alla società pubblica solo la scorsa estate.

Ma perché alienare Linee Lecco? Nella proposta al Consiglio comunale, la Giunta cita l’obbligo imposto recentemente ai Comuni tra i 30 e 50 mila abitanti di detenere la partecipazione di una sola società e dopo aver tentato inutilmente un’integrazione strategica con altri soggetti pubblici oltre provincia (coinvolgendo i Comuni di Bergamo, Brescia, Como, Milano, Sondrio e Varese) senza ottenere alcuna risposta positiva, l’Amministrazione avrebbe quindi guardato ai privati, avanzando la proposta di un bando.

Nelle scorse settimane il primo cittadino ha incontrato i sindacati, rassicurandoli riguardo alla situazione dei dipendenti di Linee Lecco che, come ribadito dallo stesso Virginio Brivio in Commissione, verranno trasferiti alla nuova proprietà. Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio avrà pensato quella rappresentanza di lavoratori che lunedì ha deciso di assistere ai lavori della commissione consigliare.

LA DISCUSSIONE IN COMUNE

La decisione di privatizzare Linee Lecco lascia perplessa la minoranza politica, preoccupata delle conseguenze che la scelta potrebbe avere su servizio e tariffe.

“Quando in passato abbiamo avanzato i nostri dubbi riguardo alla gestione di Linee Lecco ci avete tranquillizzato, anzi avete avanzato la possibilità di allargare il servizio con nuovi investimenti. Ci chiediamo se un privato sarà in grado di offrire le stesse tariffe e agevolazioni agli utenti e soprattutto il perché di questa fretta. Crediamo sia necessario più tempo per valutare la proposta” ha commentato Angela Fortino (Pdl).

Dalla Lega, Cinzia Bettega ha ritenuto “schizofrenico” l’atteggiamento di un’Amministrazione che ha “dato delle prospettive su Linee Lecco, tramontate troppo presto”.

Dubbi sono stati avanzati anche nella stessa maggioranza, con il capogruppo Idv, Ezio Venturini che avrebbe preferito la cessione della società ad Idrolario, mantenendola quindi in un contesto di gestione pubblica.

A contestare duramente il sindaco e la Giunta sono stati i consiglieri Pasquini (Pdl) e Parolari (Lega) che hanno dichiarato falso l’obbligo di mantenere un’unica società partecipata: “Ci sono sentenze di vari Tribunali amministrativi e della Corte dei conti che hanno stabilito il contrario – ha spiegato Pasquini – trovo miope e irresponsabile l’atteggiamento di una giunta di centro sinistra che prima non rinnova i contratti in scadenza dei dipendenti e poi vuole cedere l’intera società, privatizzando un servizio pubblico”.

Dalla maggioranza hanno replicato i consiglieri Buizza e Citterio (Pd): “Non si tratta di voler vendere a tutti i costi, ma Linee Lecco rischia di perdere un treno importante per la sua valorizzazione ed è utile che la società esca dalle mura della città, è l’unica possibilità per assicurare un servizio efficiente nel lungo periodo”.

Le precisazioni finali sono del sindaco Brivio: “Sta passando un messaggio sbagliato – ha spiegato il primo cittadino – il servizio di trasporto pubblico urbano è privatizzato da 8 anni e affidato con una gara d’appalto vinta da una cordata che vede soggetti pubblici e privati, Lecco Trasporti – di cui fa parte Linee Lecco – Il Comune, indipendentemente dall’essere proprietario o meno della società, deve programmare il servizio sul territorio, appaltarlo e controllarlo; funzioni stabilite 8 anni fa e che verranno rafforzate”.