Via Cattaneo pedonale: Alberto Negrini risponde alle critiche

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Alberto Negrini - Confcommercio

LECCO – La chiusura di via Cattaneo al transito degli autobus, inaugurata lo scorso 29 giugno, è stata accolta con favore dai commercianti del centro, che hanno definito l’iniziativa un riappropriarsi degli spazi cittadini, dall’altra ha però ricevuto anche critiche, in particolare dal sindacato Uil Trasporti, che ha commentato aspramente la scelta dell’amministrazione comunale (vedi articolo).

Ora sul caso ha deciso di intervenire Alberto Negrini, presidente dei commercianti del centro città, con una lettera che pubblichiamo integralmente: 

“La proposizione di via Cattaneo come via pedonale è senza alcun dubbio una grande scommessa e una opportunità unica per tutto il centro. Se vogliamo contrastare la crisi che sta distruggendo la nostra società abbiamo bisogno di luoghi capaci di ripensarsi e di trasformarsi in ottica di maggiore e migliore offerta al pubblico di fruizione e servizi.

Il centro storico ha da troppo tempo precise esigenze inevase che si sono trasformate da vere e proprie urgenze a cancro terminale. Per questo il nostro compito è quello di pensare alternativamente proponendo soluzioni alla collettività.

Va contrastato il progressivo spopolamento del centro causato dalla delocalizzazione di servizi come il Tribunale, da un’offerta inadeguata di parcheggi (con la scandalosa situazione di piazza Affari). All’esterno va contrastata la concorrenza di offerta di altri territori (Centri Commerciali compresi), mentre all’interno l’eccessiva “polarizzazione” del centro, situazione capace di deprimere vie fino a ieri centrali.

In questi giorni ho letto sulla stampa le critiche all’iniziativa. Alcune sensate, altre quasi provocatorie, su tutte però grava il limite della disinformazione. Sembra infatti che l’obiettivo unico sia stato quello di togliere i 140 (ribadisco, 140) passaggi di pullman per la via con relativa abrogazione di 2 fermate.

Premesso che: 140 transiti in una giornata non giustificavano minimamente la reale fruizione del servizio rendendo la via in realtà ostaggio di una sorta di “via preferenziale per i bus”, capaci di godere loro sì di una riduzione del percorso cittadino; che i mezzi pubblici citati sono quanto di più inidoneo al transito in Zone a Traffico Limitato nate per agevolare la “mobilità dolce”; che esisteva un serio problema di sicurezza dei passanti sia per la morfologia della via che per la velocità di transito dei mezzi.

Premesso questo che non è poco, inibire il passaggio dei bus è anche uno strumento indispensabile per poter realizzare una compiuta riqualificazione della zona in ambito di accoglienza e vivibilità, come luogo deputato a realizzare iniziative culturali e di svago allargando di fatto la proposta del centro storico motivando al passeggio. Attività che in piccola parte sono già state testate in questi giorni con successo.

Ovviamente la realizzazione di un progetto a costo zero per la cittadinanza ha bisogno di tempo e permessi per realizzare vere e proprie attività ordinarie e prevedere anche il ritorno del verde e perché no delle panchine in centro città.

Entrando nel merito delle critiche trovo opportuna nel merito (meno nel modo) quella relativa all’attuale posizionamento delle fermate perchè troppo distanti rispetto al centro e quindi poco fruibili. Ma la soluzione è già stata prevista e proposta dall’amministrazione con l’imminente integrazione di due fermate più coerenti con la nostra esigenza.

Quella di piazza Mazzini annullerà di fatto le problematiche relative all’esigenza di attività del supermercato e sua clientela, per quanto se volessimo pensare a soluzioni più belle e impegnative ci piacerebbe una mobilità di accesso al centro fatta con navette rispettose della mobilità dolce, capaci di attraversare a limitata velocità tutto il centro per più volte al giorno. Proposta che potrebbe essere sposata dalla struttura di grande distribuzione e sponsorizzata in parte pubblica e in parte privata. Faremmo meglio senza pensare di gravare come succedeva prima per il vantaggio di alcuni su una intera via vicina.

Ma non c’è più tempo di aspettare il ritorno della normalità dobbiamo lavorare alla creazione di una proposta alternativa capace di interessare il fruitore con una migliore offerta di accoglienza e godimento e lo devono fare le persone volenterose.

Questo è il progetto di via Cattaneo una via in cui poter sostare, passeggiare, trovare eventi, un luogo dove andare, passando dalle piazze per le vie limitrofe. Se pensiamo che la soluzione sia quella di far tornare il tribunale, aprire il parcheggio di piazza Affari, adeguare la viabilità allora non abbiamo capito che questa è la causa del problema.

Il tempo non c’è. Se ci lamentiamo attendendo e pretendendo soluzioni dall’alto allora abbiamo scelto il declino. Oggi progressivo domani repentino”.

Alberto Negrini

Presidente Zona Lecco – Confcommercio Lecco