LECCO – 109 donne maltrattate e prese in carico da Telefono Donna di Lecco e di Merate nei primi dieci mesi del 2012 e una lieve diminuzione rispetto al 2011 degli interventi della Questura di Lecco per violenza nei loro confronti. Sono alcuni dei dati presentati nella sala consiliare della Provincia di Lecco durante il pomeriggio di mercoledì, che ha visto i principali protagonisti della rete territoriale a sostegno delle donne vittime di violenza mettere sul tavolo impressioni e numeri relativi a questa problematica.
L’iniziativa, organizzata proprio in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (fissata per il prossimo 25 di novembre), ha avuto inizio intorno alle 15.30 con l’intervento dell’assessore provinciale ai Servizi alla persona e alla famiglia, Antonio Conrater, che ha aperto i lavori. Seduto accanto a lui anche il neo-nominato assessore regionale alla Famiglia Carolina Elena Pellegrini, nelle scorse settimane succeduta a Giulio Boscagli.
“La Provincia di Lecco presiede da tempo un tavolo di lavoro su questo tema – ha spiegato Conrater – ed è prima promotrice della rete di sostegno alle donne, che da tempo vede enti e associazioni del territorio lavorare per aiutare coloro che hanno subito una forma di violenza e portare al tavolo di concertazione le esperienze e i dati raccolti. L’incontro di oggi – ha continuato – è stata anche l’occasione per presentare la nuova legge regionale sul contrasto alla violenza sulle donne, approvata all’unanimità lo scorso mese di luglio”. Normativa, quest’ultima, che è il risultato di un lungo dibattito e che è stata illustrata ai presenti da Ilaria Manzi, dirigente regionale Struttura attività legislative e riforme della Direzione Generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale.
“Si tratta di una legge scritta con un linguaggio semplice – ha spiegato – così da poter essere di facile comprensione per tutti. La norma stabilisce innanzitutto quale sia la sua finalità e fornisce indicazioni sul ruolo della regione, che deve impegnarsi in politiche di informazione sul tema, di formazione e, infine, di monitoraggio. A ciò si aggiunge il fatto che la legge prevede, all’articolo 3, la presenza della rete regionale antiviolenza, che deve essere organizzata secondo un principio di sussidiarietà orizzontale” (clicca qui per leggere il testo della normativa regionale).
Ma al di là dell’aspetto legislativo, l’incontro è stato l’occasione per conoscere i dati più aggiornati relativi ai casi di maltrattamento nei confronti delle donne e registrati all’interno del territorio della provincia di Lecco. A illustrare i numeri della divisione anticrimine della Questura è stato il Questore vicario Patrizia Carosi, che ha esordito evidenziando “come i numeri possano a una prima lettura sembrare rassicuranti, soprattutto se confrontati con quelli dell’anno precedente”. Andando con ordine, se nel 2011 erano state registrate 19 violenze sessuali, 116 lesioni dolose e 60 percosse, i numeri da gennaio a ottobre 2012 rivelano, infatti, una diminuzione di tutte queste cifre, che rispettivamente sono pari a 9, 60 e 34. “Nonostante questo – ha precisato Carosi – non dobbiamo dimenticare che i dati forniti sono da considerare come la punta di un iceberg, in quanto si riferiscono esclusivamente alle violenze denunciate”.
Non sembrano essere completamente conformi a questo trend, invece, i numeri forniti da Telefono Donna di Lecco. “Se prendiamo in considerazione solo il territorio che fa capo a Lecco, escludendo il meratese – ha spiegato Aldina Orsati – notiamo come in tutto il 2011 siano state prese a carico un totale di 65 donne e come nei primi dieci mesi del 2012 il numero sia già arrivato a 56 soggetti. Una tendenza, questa, che non sembra provare la diminuzione di violenze”.
Venendo, quindi, alle tabelle relative a tutte e due le aree di Telefono Donna (sia Lecco che Merate), sino a ottobre le donne prese in carico sono state in tutto 109, di cui più del 50 % di età compresa tra i 28 e i 47 anni. Il 62 % sul totale è di nazionalità italiana e il 58 % è coniugata o convivente. Tra i tipi di maltrattamento più frequenti emerge la violenza psicologica (32 %), cui seguono quella economica (23%) e quella fisica (22%). Da notare, infine, che nel 54 % dei casi il soggetto maltrattante è il marito/convivente.
Presente al tavolo, poi, Marta Villa dello sportello Antistalking di Lecco e Massimo Giupponi, direttore sociale Asl Lecco. Per quanto riguarda lo sportello, è interessante evidenziare come i dati forniti segnalino la presenza non solo di donne perseguitate (in tutto 32, 16 delle quali prese in carico dallo sportello), ma anche di uomini (in tutto 8, uno di loro preso in carica).