VARENNA – “La Cortesella è in uno stato di desolante degrado, ancora più evidente quando il lago si ritira”. La denuncia è del gruppo di minoranza “Vivere Varenna”.
Contestano, i consiglieri di opposizione, la situazione in cui viene lasciata la spiaggetta a ridosso del molo della “Riva grande”, quella “che alcuni anni fa – osservano in una loro nota Pinuccio Dajelli, Nives Balbi e Mauro Manzoni – sotto l’assessorato ai Lavori pubblici guidato da Barnaba Benito Nasazzi venne cementificata mediante la formazione di una piazzuola a lunetta, con vista sul pontile galleggiante agganciato al molo stesso”.
“Più volte franata alla base a causa dell’inevitabile movimento ondoso (ma qui, si sa, è vietato parlare di crolli) – aggiungono gli esponenti di minoranza – è ora in uno stato di desolante degrado”.
“Perché – si chiedono allora Dajelli, Balbi e Manzoni – l’attuale assessore ai Lavori pubblici, Paolo Ferrara, che tanto si spende per l’immagine del paese, non rimuove quell’inutile sovrastruttura, riconsegnando ai varennesi il loro piccolo ma poetico triangolo di lago?”.
Poi l’ultima considerazione: “Pazienza se abbiamo buttato al vento un sacco di soldi pubblici per costruirlo. Nulla, in cambio del moto di riconoscenza che emergerà dai nostri romantici cuori”.
Lapidaria la replica di Paolo Ferrara, chiamato in causa dagli esponenti di opposizione. “In fisica – dice l’assessore – c’è un fenomeno curioso e talvolta scenografico: la risonanza. Ossia due onde che si sovrappongono in fase e si amplificano. Ci deve essere di mezzo un fluido. Alla Cortesella c’è l’acqua, come sul lungolago Castiglioni a Lierna. Si vede che le due minoranze consiliari sono misteriosamente entrate in risonanza. Soltanto che non vedo amplificazioni: sempre minoranze sono e rimarranno, seppur dai cuori romantici”.