Sabato 24 settembre tutta Belledo si è stretta attorno al suo storico gruppo degli Alpini “Monte Resegone” che ha concluso in grande stile i festeggiamenti per il 55° di fondazione.
I festeggiamenti per la verità erano già iniziati domenica 11 con la messa in vetta al Resegone concelebrata da don Marco Bertagna e don Andrea Mellera per il 30° dell’altare posato proprio dagli alpini di Belledo.
Tornando alla serata di sabato, ospite d’eccezione è stato il coro BAT, Brigata Alpina Tridentina in congedo, uno dei più grandi ed affermati cori alpini che a ottobre sarà infatti a New York per una serie di concerti.
Alle 20.30 è stata celebrata la messa presieduta da don Gilberto e accompagnata dai canti della BAT tra i quali Ave Maria, Stelutis Alpinis e La madonina.
Nell’omelia, apprezzatissima da tutti i presenti, don Gilberto ha ricordato i valori che animano gli alpini, ponendo l’accento su tre elementi fondendoli in un trittico: il cappello, la penna e la preghiera dell’alpino che rispettivamente simboleggiano il cuore, la libertà e la preghiera: capisaldi dei valori alpini, troppo spesso dimenticati nella nostra società.
“Non si ha libertà senza amore e non si ha amore senza preghiera”, ecco il messaggio finale di don Gilberto che ha concluso esortando tutti i presenti a imparare dagli alpini, gente con il “cuore in mano” sempre pronta ad aiutare chiunque e a lavorare sodo per gli altri.
Prima delle benedizione finale, tutti gli alpini sull’attenti e stendardi sull’altare per la preghiera dell’alpino.
Dopo la Messa spazio a un rinfresco e poi tutti nel salone parrocchiale per il concerto della BAT che ha proposto in totale 14 brani della tradizione alpina, unendo storiche canzoni di guerra che hanno emozionato e ammutolito il pubblico come Monte Canino, Nikolajewka, L’ultima notte, Joska la Rossa, ad altre più allegre: La montanara, La leggenda della Grigna, Il magnano, San Matìo, Rifugio Bianco, La sacra spina, passando per le canzoni storiche degli alpini come Trentatrè e Sul cappello.
Dedica particolare per Signore delle Cime ai militari caduti in Afghanistan, al Caporale Mauro Poetto, caduto in un incidente di caccia nei giorni scorsi in Trentino e a tutti gli alpini di Belledo e della Tridentina “andati avanti”.
Durante la serata sono stati omaggiati di fiori e libri ricordo la madrina della sezione di Belledo, il presidente della sezione di Belledo ed il Maestro del coro della BAT.
Un po’ di malinconia nel constatare che gruppi come questo saranno sempre più difficili da mantenere per l’abolizione della naja che priva di ricambio generazionale i gruppi degli alpini.
Finale di concerto pirotecnico con la bellissima Benia Calastoria che ha fatto esplodere il salone parrocchiale: spettacolare l’effetto, spettatori entusiasti.