Calolzio: all’Edilsider il giorno dopo
il devastante rogo

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CALOLZIO – Il giorno dopo il disastro, fumano ancora i container andati a fuoco all’azienda Edilsider di Calolziocorte: un cimitero di lamiere, contorte delle fiamme che martedì pomeriggio hanno letteralmente divorato sei moduli abitativi nei quali venivano ospitati alcuni lavoratori dell’azienda; danneggiati dal calore anche i restanti sei container.

Danni per migliaia e migliaia di euro ed una causa scatenante il rogo difficile da individuare: praticamente tutto è andato bruciato nel prefabbricato dal quale si sono originate le fiamme, ma vista la presenza di elettrodomestici e di apparecchi elettrici negli altri moduli, si ipotizza che sia stato un cortocircuito a provocare l’incendio.

I dipendenti presenti in ditta, che qualche istante prima dell’accaduto stavano lavorando nell’area produttiva, hanno fatto quello che potevano per contrastare il rogo in attesa dell’arrivo dei pompieri, utilizzando estintori e gettando acqua sulle fiamme con una pompa.

Una quindicina i Vigili del Fuoco rimasti impegnati dalle 17.20 di martedì, con sei mezzi provenienti dalle stazioni di Lecco e Valmadrera. Un lavoro non semplice per i pompieri, vista la facilità con le fiamme si propagavano tra plastica e lamiera, creando una colonna di fumo visibile a chilometri di distanza.

Le operazioni di messa in sicurezza dell’area sono proseguite fino dopo alle 21, con i soccorritori che hanno accompagnato i lavoratori a recuperare gli effetti personali, le valigie e i documenti rimasti all’interno dei container, anche se buona parte è andata a fuoco insieme agli arredi.

Fortunatamente, l’unica bombola di Gpl presente è stata messa al riparo prima che venisse raggiunta dalle fiamme. Alle 22 i Vigili del Fuoco sono dovuti tornare sul posto per un nuovo presunto principio d’incendio, ma si è trattato di un intervento precauzionale, visto il fumo che continuava ad alzarsi dalle lamiere.