Calolzio: minacciano il capotreno con una pistola scacciacani

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CALOLZIO – Ancora violenza sui treni e ancora una volta vittima dei delinquenti è il personale delle ferrovie: venerdì due giovani sono stati infatti arrestati alla stazione di Calolzio dopo aver minacciato il capotreno brandendo una pistola scacciacani.

A mettergli le manette ai polsi sono stati i militari della Stazione di Calolziocorte, in collaborazione con quelli del Nucleo Radiomobile cittadino, intorno alle 12.30 di venerdì.

Gli arrestati sono due stranieri: Sergiienko Artem, ventiseienne ucraino e Petrison Ioan Iosiv ventenne rumeno, entrambi residenti ad Arcore (MB), titolari di precedenti di polizia.

L’intervento è scaturito dalla richiesta del capotreno del convoglio proveniente da Milano che, all’atto del controllo del titolo di viaggio nei confronti dei due stranieri, già segnalati da alcuni viaggiatori per l’atteggiamento molesto adottato e per aver anche danneggiato alcune suppellettili del vagone, era stato da questi minacciato con una pistola.

Quando il treno è giunto poco dopo presso la Stazione di Calolziocorte, i due hanno trovato ad attenderli due pattuglie dei Carabinieri, che si erano portate celermente presso lo scalo ferroviario, raggiunte successivamente da un equipaggio della Polfer di Milano.

I due giovani, vista la malaparata, hanno quindi tentato di sottrarsi al controllo, opponendo resistenza nei confronti dei Carabinieri al fine di guadagnarsi la fuga, ma sono stati subito bloccati dai militari dell’Arma.

Durante le conseguenti operazioni di perquisizione, il 26enne è stato trovato in possesso dell’arma brandita poco prima, una pistola scacciacani a tamburo, priva del tappo rosso, che è stata sottoposta a sequestro.

Condotti in caserma, i due sono stati tratti in arresto per le ipotesi di resistenza e violenza nei confronti dei Carabinieri e del capotreno, per il danneggiamento degli arredi del vagone ferroviario e l’ucraino per il porto dell’arma.

Trattenuti presso le camere di sicurezza del Comando Provinciale a disposizione della Procura della Repubblica di Lecco, gli arrestati saranno giudicati nella giornata di sabato con rito direttissimo.