CHIASSO – Si conferma il treno il mezzo di trasporto preferito al momento da coloro i quali pensano di poter trasferire di nascosto denaro tra l’Italia e la Svizzera e viceversa.
A distanza di pochi giorni dai 100.000 euro non dichiarati trovati addosso ad un’anziana pensionata tedesca (vedi articolo), questa volta è toccato ad un insospettabile professionista romano sorpreso al valico ferroviario di Chiasso dai militari del Gruppo Guardia di Finanza Ponte Chiasso, in collaborazione con i funzionari della Dogana di Chiasso, mentre in treno rientrava in Italia dalla Confederazione Elvetica.
Si tratta di un 60enne avvocato di Roma che una volta superato indenne il controllo del proprio bagaglio, pensava di averla fatta franca avviandosi verso il binario per salire sul treno in partenza per l’Italia. Non è sfuggito però ai finanzieri quel rigonfiamento della giacca in prossimità di una delle tasche dell’elegante abito indossato dal distinto viaggiatore, notato proprio mentre il professionista si girava per guadagnare l’uscita del locale.
Sottoposto ad un approfondito controllo sulla persona, da ogni tasca della giacca sono spuntati piccoli mazzetti di banconote raggruppate per taglio, per un ammontare complessivo di 50.000 cui si aggiungevano, a quel punto, i 320 euro contenuti nel portafogli.
Dei 40.320 euro trasportati illecitamente (eccedenti la soglia consentita di 10 mila euro) ne è stato sequestrato immediatamente il 50%, per un importo di 20.160 euro, in attesa che il Ministero dell’Economia e delle Finanze definisca la sanzione da applicare al trasgressore, oggi variabile dal 30 al 50% della somma portata al seguito illegalmente.

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