L’episodio si era verificato a Suello dopo la partita
Gli autori del gesto, ragazzi tra i 21 e 23 anni, allontanati dalle competizioni calcistiche
LECCO – Avevano lanciato sassi contro un pullman su cui viaggiava la tifoseria comasca dopo il derby Lecco-Como, ora hanno ricevuto tre Daspo i tifosi varesini, di età compresa tra 21 e 23 anni, autori del gesto che ha provocato il danneggiamento del mezzo e che avrebbe potuto avere conseguenze ancora più gravi, come provocare ferite ai passeggeri, fatto che per fortuna non si è verificato.
Il provvedimento emesso dal Questore di Lecco Ottavia Aragona fa riferimento alla sera del 27 febbraio scorso, quando alla fine della partita, caratterizzata da elevati profili di rischio, durante la fase di deflusso dei pullman della tifoseria ospite in direzione Como, scortati da personale in servizio di ordine pubblico (Questura e Polizia Stradale), nonché da squadre del Reparto Mobile di Milano, nel territorio del Comune di Suello, uno dei pullman sopraindicati è stato colpito da alcuni sassi lanciati da un gruppo di tifosi, riportando evidenti ammaccature al parabrezza.
Tempestivo l’intervento di personale della Digos e dei reparti di rinforzo, che ha spinto gli autori del gesto, tre tifosi, ad allontanarsi in auto. Nel mentre, complice anche l’intervento dei poliziotti del Reparto Mobile, si è provveduto a scongiurare lo scontro tra tifoserie opposte.
La fuga è durata poco: in brevissimo tempo sono stati intercettati, bloccati e identificati, per poi essere accompagnati in Questura. Riconosciuti come i responsabili, dopo gli accertamenti effettuati dal personale della locale Digos, hanno ricevuto tre Daspo. E’ emerso peraltro che i soggetti in questione fossero tifosi della squadra di calcio ‘Città di Varese’ storicamente antagonista del ‘Como Calcio 1907’.
Uno di essi, secondo quanto accertato dagli agenti della Digos, aveva già ricevuto un Daspo emesso dalla Questura di Varese, trasgredendolo. Adesso i tre tifosi dovranno stare lontano dai luoghi dove si svolgono competizioni calcistiche, per un periodo di cinque anni il soggetto già colpito da precedente provvedimento e gli altri per un frangente di due anni.