LECCO – “Te ne sei andata troppo presto, sarai sempre nel mio cuore” . “Sei stata come una fiamma nel pieno del calore, poi qualcuno ha gettato l’acqua e ti sei spenta, ma rilasci ancora calore”. “Il tuo sorriso sarà sempre con noi”.
Sono solo alcuni dei messaggi commossi che i compagni di classe di Simona e gli altri alunni delle scuole medie di Maggianico hanno voluto lasciare su alcuni cartelloni dedicati alle 13enne, vittima insieme alle sorelle Sydnei e Keisi del raptus di follia della madre Edlira Dobrushi, all’alba di domenica nell’abitazione di Corso Bergamo.

Un dramma che ha colpito anche loro, gli studenti della scuola secondaria frequentata dalla giovane. Lunedì, nell’aula della 3°F è rimasto un banco vuoto, quello di Simona, ricoperto da fiori e dalle lettere dei suoi amici. Alle 8.30 due psicologi, uno del Comune e l’altro dell’ASL, hanno fatto visita ai ragazzi insieme al dirigente scolastico. Gli alunni hanno preparato delle foto di Simona ed esposto i suoi lavori ed autoritratti nel corridoio.
“I ragazzi sono molto chiusi, inizialmente hanno vissuto il dolore singolarmente e adesso si stanno abbracciando l’uno con l’altro – ci spiega la professoressa Giancarla Comi, l’insegnante di italiano di Simona – Si chiedono come possa essere successo. Per loro è molto difficile pensare che una madre sia in grado di ammazzare, perché difficilmente possono comprendere che forse questa donna viveva un dramma più grande di lei”.
Una ragazza forte Simona, dolce e spiritosa ma che era diventata riservata e triste dopo la separazione dei genitori: “A volte la si vedeva piangere e sapevamo che stava soffrendo per il divorzio, ma più di tanto non si esprimeva – spiega la docente – La madre era una persona splendida, molto attenta alle ragazzine, veniva spessissimo a scuola e aveva appena iscritto la mezzana in questa scuola. Nessuno pensava ad un dramma così devastante”.
“Oggi è il giorno del pianto e non è facile nemmeno per noi adulti” ha sottolineato la responsabile della scuola, Concetta Ferraro.
Lo stesso vale per le elementari “Torre Tarelli” di Chiuso, dove la piccola Keisi, di soli 10 anni, frequentava la quinta elementare. Poco distante la scuola dell’Infanzia G. Locatelli dove, fino alla scorsa settimana, Eldira accompagnava Sydnei, 3 anni e la più giovane delle sue figlie. Oggi è il giorno del pianto anche qui.







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