LECCO – “La sospensione del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Lecco suscita forte preoccupazione e allarme sul futuro della sanità nel territorio e non solo. Il rischio tra l’altro è che le molte questioni all’ordine del giorno delle scelte strategiche aziendali subiscano rinvii non più sostenibili”.
E’ quanto dichiarano dalla Funzione Pubblica Cgil all’indomani della decisione di Regione Lombardia di sollevare temporaneamente dal suo incarico Mauro Lovisari, dg degli ospedali lecchesi.
“Non ci esprimiamo sulle responsabilità personali oggetto dell’indagine – scrive il sindacato in una nota – alla magistratura il compito di far rapidamente emergere la verità dei fatti. Ad essa esprimiamo la massima fiducia per il ruolo fondamentale che sta svolgendo nel far luce sulle connessioni tra illegalità e Pubblica Amministrazione che stanno interessando anche il nostro territorio”.

FP Cgil sottolinea infatti che si tratta dell’ “ennesima indagine che coinvolge la sanità” e che starebbe “facendo emergere quanto il Servizio Sanitario Regionale sia malato e necessiti di essere rapidamente riformato”.
“Non un semplice aggiustamento di facciata – spiegano – ma una radicale trasformazione che produca discontinuità col passato. A partire dal sistema degli appalti certamente, ma ancora di più con la riforma del Servizio Sociosanitario, che è esso stesso causa della spinta all’affare a tutti i costi, avendo trasformato il bisogno di salute nel mercato delle prestazioni sanitarie, in cui il privato ha grande parte. La regione Lombardia da tempo sta annunciando cambiamenti, è ora che si esplicitino gli orientamenti e che questi siano oggetto di confronto con le Parti sociali”.
Il sindacato ha chiesto un incontro urgente con il Commissario nominato dalla regione alla guida dell’azienda lecchese “per verificare le ricadute della vicenda sull’azienda ed escludere ogni possibile ripercussione sui servizi ai cittadini”.

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