GALBIATE – “Siamo stanchi, non è successo nulla e vogliamo che questa storia finisca in fretta”. Non trattiene la sua frustrazione il padre del bimbo di 3 anni ritrovato legato nella sua culla, sabato pomeriggio, dalla Polizia Locale di Galbiate.
Gli agenti erano intervenuti per un accertamento anagrafico e alla porta dell’abitazione, aveva aperto la nonna del piccolo che non parla italiano e non ha avuto modo di spiegare la situazione alle forze dell’ordine. I genitori erano andati a fare la spesa e hanno spiegato di aver lasciato il loro figlioletto, nato nel 2011, legato con dei laccetti alla culla per evitare che cadesse. Un’innocua tradizione come dichiarato dagli stessi alle forze dell’ordine.
Il bimbo, dopo che il personale della Lecco Soccorso ha verificato le sue condizioni di salute, è stato trasportato all’ospedale Manzoni e ospitato in pediatria. Un ricovero precauzionale di 48 ore, per verificare se effettivamente il bimbo non sia stato sottoposto a maltrattamento e così sembrerebbe da quanto emerso finora.
“E’ una famiglia normalissima che abita qui da qualche anno – ci spiega un vicino di casa – evidentemente è solo il loro modo per lasciare il bimbo in sicurezza”.
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