
LECCO – “Rispetto al passato riusciamo a sviluppare un’attività più mirata, grazie ai nuovi strumenti di cui possiamo usufruire. Il trend per il 2014 è positivo e riguardo al 2015, vedendo le premesse di questi primi mesi, possiamo già dire di avere raggiunto l’obiettivo prefisso di tutela dell’economia legale. Dobbiamo solo sviluppare l’attività di indagine su casi già individuati”.
Con queste conclusioni il colonnello Corrado Loero, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Lecco, ha chiuso la conferenza stampa che si è tenuta martedì mattina alla caserma di via Gondola, per illustrare i risultati raggiunti lo scorso anno dalle Fiamme Gialle lecchesi. Lo hanno affiancato il tenente colonnello Ettore Ciccone, il comandante della compagnia di Lecco, capitano Selenia Centi, il tenente colonnello Mario Leone Piccinni a capo della Polizia Tributaria, e dal luogotenente Maurizio di Blasi, comandante della compagnia di Cernusco.

Un anno, il 2014, durante il quale sono state effettuate 513 verifiche per contrastare l’evasione e le frodi fiscali, portando alla scoperta di 40 soggetti indagati per reati finanziari e all’individuazione di 23 evasori totali, titolari di attività commerciali in provincia: nello specifico si parla di tre liberi professionisti, due agenzie di marketing e altrettante agenzie di viaggio, due aziende di trasporti su gomma, due autofficine, due bar pasticcerie che, pur esercitando un’attività economica, erano totalmente sconosciuti al fisco.
“Come è stato possibile scoprirli? – ha spiegato il colonnello – si è rivalutata molto l’attività di controllo sull’emissione di scontrini fiscali, ben 2300 le verifiche effettuate che hanno registrato il 30% di irregolari. I dati dei soggetti controllati sono stati poi passati al database, incrociando partite iva e dichiarazioni dei redditi”.
I finanzieri lecchesi hanno anche effettuato 530 controlli alla circolazione delle merci su strada, di cui 100 riguardanti la circolazione di prodotti petroliferi destinati sia alle stazione di servizio di carburante che a i condomini. In questo caso, la Gdf ha sequestrato 2100 chili di prodotto privo di documentazione ed ha indentificato 150 persone possessori di beni sintomatici di alta capacità contributiva.

Attenzione anche al fenomeno della fittizia localizzazione della residenza fiscale all’estero, nei cosiddetti “paradisi fiscali”; un’attività di indagine che ha permesso di scovare nel lecchese una società di trasporto su gomma che usufruiva illecitamente di un regime fiscale agevolato. Oltre alle violazioni di carattere fiscale-contributivo, sono state acclarate anche responsabilità penali e amministrative per reati ambientali sanzionati con 400 mila euro di multa.
Per emissione di false fatture, lo scorso anno, sono invece finiti nei guai i titolari di una società lecchese operate nel settore della pubblicità per 13 milioni di fatture attestanti operazioni mai avvenute e lo stesso avrebbero fatto 17 soggetti legati ad una società sportiva dilettantistica; un’indagine, quest’ultima, i cui dettagli non possono essere ancora rilevati ma che ha portato a denunce e al sequestro di 500 mila euro.
Verifiche più incisive anche riguardo alle frodi sulla spesa pubblica che hanno consentito di denunciare otto persone per danni erariali superiori ai 10 milioni di euro, dovuti a percezioni indebite di contributi e altri reati analoghi. In questo ambito sono stati effettuati 80 interventi che hanno fatto emergere violazioni amministrative da parte di 53 persone.

Tra tutti spunta il caso del finto cieco scoperto nei mesi scorsi a Brivio al quale è stato sequestrato un ammontare complessivo di 50 mila euro di pensione indebitamente percepita.
Ancora nel 2014 l’operazione denominata “Riscossione Fantasma”, scaturita dall’analisi di movimentazioni bancarie anomale effettuate da una società di riscossione, l’AIPA guidata dal presidente Daniele Santucci, arrestato per peculato. La frode avveniva convogliando su due conti correnti extra-contabili una parte dei tributi incassati nei confronti degli Enti Locali di cui la stessa agenzia aveva l’appalto del servizio. Si è accertato quindi come siano stati distratti tributi per circa 7 milioni di euro in 6 anni. Arrestato il Presidente del Consiglio di Amministrazione della società e posti sotto sequestro beni mobili ed immobili fino alla quasi totalità del mal tolto.
Infine, Loero ha ricordato l’operazione che ha permesso di fare luce su alcuni episodi di corruzione imputati a Rosario Lo Conte, 61enne funzionario dell’Agenzia delle Entrate arrestato nel gennaio del 2014.

Il colonnello ha sottolineato l’incremento nelle richieste di sequestri preventivi che si è verificato lo scorso anno: complessivamente sarebbero state avanzate proposte di sequestro per 62 milioni di euro di cui 50 milioni in conti correnti e azioni, 11 milioni il valore degli immobili e 700 dei beni mobili sui quali è stata richiesta la confisca; il sequestri effettivamente autorizzati sarebbero però inferiori, ovvero 10 milioni sulle liquidità e 1,5 in beni.
Anche nel contrasto al traffico di droga la Guardia di Finanza punta ad aggredire i capitali illeciti, “unico vero modo – ha sottolineato il colonnello – per colpire duramente un’organizzazione criminale che crea patrimoni non legali e che vanno per questo sequestrati”. Nell’ambito di queste operazioni, i finanzieri hanno recuperato 5 chilogrammi di cocaina purissima che erano stati occultati in una botola ricavata nel pianale di un’autovettura e ha denunciato tre persone.

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