La vittima è Giulia Pozzebon, aveva solo 35 anni.
Il padre Luigi, rifugista, per anni è stato gestore della Capanna Alpinisti Monzesi sul Resegone
La giovane donna era in vacanza con la famiglia, marito e due figli
CANNOBIO – Un tragico incidente forse causato dalle avverse condizioni meteo nella morte di Giulia Pozzebon, 35 anni, originaria di Merate ma residente ad Albissola Marina. La tragedia è avvenuta ieri pomeriggio, venerdì, quando la donna, di rientro da un’escursione con un’amica, è precipitata lungo un dirupo sul versante italiano del Monte Limidario, al confine tra Italia e Svizzera.
Le due donne, stavano rincasando, quando sarebbero state sorprese da condizioni meteorologiche avverse, che potrebbero aver causato la caduta della 35enne. L’incidente si è verificato intorno alle 18, lungo la cresta del Gridone (come viene chiamato il Limidario), nella zona conosciuta come Bocchetta del Fornale, situata a un’altitudine di circa 2.000 metri.
Nonostante gli immediati interventi di soccorso, purtroppo per la donna non c’è stato nulla da fare. La salma di Giulia Pozzebon è stata successivamente trasferita in obitorio per permettere l’esecuzione dei necessari accertamenti. La donna si trovava nella zona in vacanza insieme al marito e alle loro figlie.
Giulia Pozzebon era conosciuta nel lecchese, come il padre, Luigi, che per anni ha gestito il rifugio Capanna Alpinisti Monzesi alla pendici del Monte Resegone, ora gestore del rifugio Bertacchi presso il lago d’Emet, in alta Val San Giacomo nel comune di Madesimo.
Una tragedia che ha scosso l’intera comunità meratese, con il Cai Calco che sulla propria pagina Facebook ha espresso così il proprio cordoglio: “Apprendiamo purtroppo dalla stampa la triste notizia della morte in montagna di Giulia Pozzebon. Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze al padre Luigi, noto e apprezzato rifugista, agli amici ed ai familiari tutti”.