In onda ieri sera, martedì, un servizio delle Iene per cui il professor Carlo Gilardi di Airuno sarebbe stato portato contro la sua volontà in una Rsa
La smentita dell’avvocato Elena Barra, dall’ottobre 2020 sua amministratrice di sostegno: “Ci sono indagini in corso della Procura per circonvenzione di incapace. La vicenda è molto delicata”
AIRUNO – “E’ un caso estremamente delicato, sul quale c’è costante attenzione del giudice tutelare e del Tribunale di Lecco. Sono stati emessi degli ordini di protezione e la Procura della Repubblica di Lecco sta indagando su un’ipotesi di circonvenzione di incapace ai danni del mio Amministrato. L’obiettivo è fare tornare il professor Gilardi a casa sua ad Airuno, quando tutto sarà in sicurezza”. A parlare, all’indomani del servizio giornalistico della nota trasmissione televisiva Le Iene andato in onda ieri sera, martedì, sui canali Mediaset, è l’avvocato Elena Barra, nominata nell’ottobre 2020 amministratore di sostegno del professor Carlo Gilardi, da tutti conosciuto in paese come il professore gentile per la sua immensa generosità e la cultura letteraria raffinata e profonda.
Il “prelievo” dall’abitazione contro la sua volontà
Il 27 ottobre, stando a quanto raccontato dalla giornalista Nina Palmieri, Gilardi è stato prelevato dalla abitazione, di proprietà del badante Brahim, dove si era da poco trasferito lasciando la vecchia e diroccata dimora di famiglia airunese, per essere portato in una casa di riposo. “Non voleva andare ed è stato portato contro la sua volontà” la denuncia risuonata lungo tutto lo Stivale grazie al servizio intitolato “Carlo, colpevole solo di essere anziano e generoso” con cui le Iene hanno raccolto e assemblato spezzoni di video e messaggi vocali in cui Gilardi si diceva assolutamente contrario all’ipotesi di terminare la sua vita in una casa di riposo.
Una persona generosa e sensibile
90 anni da compiere tra poco, una cultura enciclopedica coltivata fin da bambino, Gilardi non ha eredi naturali e ha sempre vissuto insieme alla sorella. Insieme avevano deciso alcuni anni fa di donare al Comune una parte del giardino della loro villa per renderla un parco pubblico e non si erano mai sottratti nell’aiutare e dare una mano agli altri, riconoscendo nella comunità airunese la loro famiglia allargata. Da pochi anni, la sorella è stata trasferita per problemi di salute in una casa di riposo. Anche Carluccio, da qualche settimana, è ricoverato in un ospizio. Non si sa quale sia e sembrerebbe che il segreto sia dettato proprio dall’urgenza di proteggere un professore diventato, suo malgrado, l’argomento principe delle cronache odierne. Le Iene hanno concluso il loro servizio lanciando una mail in cui chiedono di scovare dove sia il professore airunese.
L’indignazione sui social
Ma l’avvocato Barra, l’ultimo dei cinque amministratori di sostegno che si sono succeduti in questi tre anni, da quando si è stabilito che Gilardi avesse bisogno di un tutore, prova a smorzare i toni di una vicenda che, a seguito dell’eco mediatica, sta assumendo contorni giganteschi con tantissime condivisioni sui social e prese di posizioni, tra cui anche del leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che ha annunciato un’interrogazione parlamentare in merito.
La presa di posizione dell’amministratrice di sostegno
“Il professor Carluccio sta bene” commenta l’avvocato smentendo la ricostruzione, fornita da Le Iene basandosi sul racconto di Brahim, di una sorta di sequestro di persona del professor Carlo Gilardi. “Su alcuni aspetti non posso addentrarmi perché sono tenuta al segreto professionale e c’è un’indagine della Procura della Repubblica di Lecco per l’ipotesi di circonvenzione di incapace ai danni del mio amministrato” ha puntualizzato l’avvocato lecchese, ribadendo che nell’elenco degli indagati figura anche Brahim. L’avvocato spiega anche perché si è giunti, il 27 ottobre, al trasferimento del professore in una casa di riposo. “A fronte di evidenze di gravi condotte e di un pregiudizio attuale e concreto, espletati gli accertamenti sullo stato di salute, affidati ad un consulente nominato dal Tribunale ed estraneo a tutti i soggetti coinvolti, ho agito, in accordo con il giudice tutelare e con la sua espressa autorizzazione per mettere in sicurezza il professor Carlo”.
“Nessuno ha fatto ricorso alla forza”
Per l’avvocato l’allontanamento da casa del badante, non è avvenuto con la forza: “Contesto fermamente che sia stato portato via con la forza da casa del Brahim, in realtà il Professor Gilardi si è convinto a venire con noi e lo abbiamo preliminarmente accompagnato ad effettuare alcuni accertamenti sanitari, verificato lo stato di trascuratezza in cui versava. Tengo anche a precisare che la presenza dei Carabinieri è stata ritenuta opportuna al solo fine di garantire la mia incolumità. Attualmente il Professor Carlo non è affatto rinchiuso in un luogo contro la Sua volontà ma, al contrario, ha condiviso con la sottoscritta un progetto di libertà volto a prendere le distanze anche e soprattutto da tutti i soggetti che l’hanno circondato approfittandosi di lui”.
“Il professor Gilardi tornerà ad Airuno”
Per questo l’impegno è quello di farlo tornare a vivere ad Airuno a casa sua: “Il professor Gilardi vuole tornare a vivere da solo a casa sua e questo sarà l’obiettivo, dopo aver messo in sicurezza anche la sua abitazione”. Barra conclude: “Detto questo, intendo riportare nelle sedi Giudiziarie competenti ogni aspetto di tutela del professor Carlo Gilardi. Provvederò a trasmettere alla Procura della Repubblica la registrazione del servizio de Le Iene, la documentazione che ho raccolto a dimostrazione dell’esigenza di tutela della persona, e non solo del patrimonio, e indicherò una lunga lista dei testimoni sui fatti”.