LECCO – Mauro Lovisari, direttore dell’azienda ospedaliera di Lecco, è stato sospeso dal suo incarico su decisione della Giunta Regionale dopo l’inchiesta sugli appalti nella sanità ed Expo. La notizia è emersa nel pomeriggio di martedì, comunicata da Palazzo Lombardia.
Insieme a Lovisari sono stati sospesi anche il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Melegnano Paolo Moroni, e il direttore amministrativo dell’azienda ospedaliera di Melegnano Patrizia Pedrotti, “per i quali la Procura di Milano – spiegano dal Pirellone – ha chiesto e ha reiterato la richiesta della misura cautelare degli arresti domiciliari”.
La Giunta regionale ha nominato commissario per le Azienda ospedaliere di Lecco, nella persona di Giuseppina Panizzoli fino al prossimo 30 giugno.
Il legale di Lovisari, l’avvocato Stefano Pelizzari, in una nota, ha fatto sapere: “Il Dr. Mauro Lovisari, ribadendo la sua estraneità ai fatti contestati. ha preso atto della delibera della Giunta della Regione Lombardia con la quale è stata disposta la sua sospensione cautelare dall’incarico di Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera della Provincia di Lecco, in ragione della pendenza del noto procedimento penale promosso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano”.
“E’ però opportuno rimarcare alcuni punti fermi – ha proseguito il legale – il mio cliente è attualmente sottoposto ad indagini in ordine al reato di cui all’art. 353 cp per il quale il PM, nell’ambito di una più ampia inchiesta, ha presentato al GIP la richiesta di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari; tale istanza e’ stata tuttavia rigettata dal GIP che non ha ravvisato la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza a carico del dott. Lovisari; avverso tale ordinanza, risulta che il PM abbia proposto appello avanti il Tribunale del riesame di Milano che, ad oggi, non ha fissato udienza in camera di consiglio . è stata già depositata formale istanza al PM di disporre l’interrogatorio del mio cliente al fine di chiarire ogni aspetto della vicenda”.

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