Lutto nel mondo cattolico lecchese per la scomparsa del cardinale Renato Corti
Originario di Galbiate, ha ricoperto numerosi incarichi ecclesiastici
LECCO – Lo scorso 1 marzo aveva compiuto 84 anni, nelle scorse ore si è spento presso la casa dei Padri Oblati di Rho dove si era ritirato per la vecchiaia: il cardinale Renato Corti nativo di Galbiate, è stato una figura importante per il mondo cattolico lombardo e per le comunità in cui il religioso ha operato.
Ordinato presbitero nel 1959 nella celebrazione in duomo a Milano, aveva svolto il suo servizio prima come vicario parrocchiale a Caronno Pertusella per poi abbracciare il ruolo di padre spirituale al collegio arcivescovile di Gorla e poi a Saronno.
Nel 1980, l’arcivescovo Carlo Maria Martini lo aveva nominato vicario generale. L’anno successivo, papa Giovanni Paolo II gli aveva affidato l’incarico di vescovo ausiliare di Milano e vescovo titolare di Zallata. Nel dicembre del 1990, lo stesso papa lo ha nominato vescovo di Novara, incarico che ha portato a compimento nel 2011 quando si è ritirato per sopraggiunti limiti d’età.
Tra i ruoli da lui ricoperti nel corso della sua vita ecclesiastica anche quello di vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), vicepresidente della Conferenza Episcopale Piemontese, membro commissione mista vescovi-religiosi-istituti secolari, membro della congregazione per le Chiese orientali e membro della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli.
Nonostante questi incarichi lo abbiano portato lontano, mons. Renato Corti non si è mai scordato della sua Galbiate dove vivono sua sorella e il fratello: “Era molto legato al suo paese, ha celebrato diverse cresime comprese quelle dei suoi nipoti e ogni anno celebrava o concelebrava messa nel pomeriggio del 2 Novembre, in occasione della commemorazione dei defunti, partecipava anche alla festa patronale” lo ricorda il parroco di Galbiate, don Erasmo Rebecchi.
Nel dicembre 2018, mons. Renato Corti aveva partecipato ai funerali a Galbiate di mons. Giulio Panzeri, suo concittadino.
“Quando ho ricevuto l’incarico in questa parrocchia, mi aveva ricevuto personalmente presso i padri Oblati, era molto interessato all’attività pastorale di Galbiate e, da padre spirituale, ha saputo darmi dei consigli e suggerimenti – prosegue don Erasmo – Aveva un modo di fare molto paterno, rivolgeva spesso il suo pensiero ai giovani. Era una persona molto profonda, un uomo di Dio”.