L’incidente oggi, martedì, nella zona dell’Alto Garda. 54 anni, era originario di Bollate
Campione di arrampicata sportiva, nel 2008 aveva salito l’inviolata parete Nord-Ovest del Cerro Piergiorgio con Hervé Barmasse
LECCO – Una notizia che ha lasciato tutti senza parole: Cristian Brenna, storico membro del Gruppo Ragni della Grignetta, è morto in un tragico incidente in montagna avvenuto in Trentino, sulle montagne di Arco, dove viveva con la famiglia. 54 anni, avrebbe compito 55 anni a luglio, originario di Bollate (MI), Cristian Brenna è conosciutissimo a Lecco poiché faceva parte dal 2004 dei maglioni rossi e per il suo immenso curriculum nell’arrampicata sportiva e nell’alpinismo.
Cristian Brenna, che era anche Guida Alpina e faceva parte dal 2005 del gruppo di soccorso alpino della Guardia di Finanza, sarebbe rimasto vittima di un incidente durante un’escursione assieme a un compagno sulla Cresta del Monte Biaina, nell’Alto Garda. Si trovava a quota 1.350 metri quando sarebbe inciampato sul sentiero, scivolando per diversi metri e precipitando sulle rocce. A dare l’allarme il compagno che si trovava con lui, ma all’arrivo dei soccorritori non c’era già più nulla da fare.
Una passione infinita, tanto che a 15 anni comincia ad arrampicare. Dal 1991 ha preso parte alla Coppa del Mondo Lead di arrampicata sportiva. È salito su un podio di tappa per sette volte, con tre terzi posti, tre secondi posti e un primo posto conquistato a Courmayeur il 4 settembre 1998. Come migliori risultati finali ha ottenuto il terzo posto nella stagione 1996 e nella stagione 2000 e il secondo posto nella stagione 1998, alle spalle di Yuji Hirayama. In campo europeo ha vinto due medaglie d’argento nella specialità Lead, nell’edizione 1998 a Norimberga e nell’edizione 2000 a Monaco di Baviera. Ha inoltre vinto una terza medaglia d’argento nella specialità Speed nell’edizione 1992 a Francoforte. E’ stato tre volte campione italiano e ha conquistato tre edizioni della Coppa Italia Lead di arrampicata. Nel 2005 si è ritirato dal mondo delle gare per dedicarsi all’alpinismo
Nel 2005 effettua la sua prima esperienza di alpinismo extra-europeo, con la spedizione in Pakistan “UP-Project” (ideata da Luca “Rampikino” Maspes, con Hervé Barmasse, Gianluca Bellin, Francesca Chenal, Ezio Marlier, Giovanni Ongaro, Giovanni Pagnoncelli e Fabio Salini). Aprono diverse vie, tra le quali Up & Down sullo scudo del Chogolisa (800 m, 7a/A1) a 5000 metri di quota. Pochi giorni dopo l’apertura Cristian Brenna riesce a liberarla, superando difficoltà fino al 7c.
Nel febbraio 2008, dopo un tentativo nel gennaio del 2007 e un incidente che causa il ritiro a Giovanni Ongaro, assieme a Hervé Barmasse supera l’inviolata parete Nord-Ovest del Cerro Piergiorgio con la via La Ruta del Hermano (950 m, 6b+/A3). Proprio quella fu una pagina di grande alpinismo che contribuì ad arricchire la storia del Gruppo Ragni della Grignetta. Fu la chiusura di un cerchio visto che, proprio il Cerro Piergiorgio, è stato uno dei grandi sogni e dei grandi tormenti del Gruppo Ragni. All’origine della storia infinita fra questa grande parete patagonica e i Maglioni Rossi c’è il solito Casimiro Ferrari che nel lontano 1995 individua la line sulla parete Nord-Ovest e guida il primo gruppo di alpinisti lecchesi che va a metterci sopra le mani. Da lì si susseguirono tante spedizioni nelle quali si sono alternati tanti scalatori di diverse generazioni fino al 2008 con la salita de La Ruta del Hermano.

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