Rito abbreviato per Brahim El Mazoury, indagato con altre sei persone per circonvenzione di incapace nei confronti dell’anziano professore di Airuno. Udienza il 20 luglio
L’amministratore di sostegno di Gilardi risponde al presidente dell’Rsa Airoldi e Muzzi Canali
LECCO – Ha chiesto di essere ammesso al rito abbreviato Brahim El Mazoury, l’ex badante di Carlo Gilardi (l’anziano professore di Airuno ospite dell’Rsa Airoldi e Muzzi, la cui storia è stata raccontata, scuotendo l’opinione pubblica, dalle Iene).
La richiesta di Brahim, difeso dall’avvocato Nicolas Pistollato, è stata accolta dal giudice Salvatore Catalano nel corso dell’udienza preliminare che si è svolta martedì 27 aprile, presso il Tribunale di Lecco. Sette le persone indagate per circonvenzione d’incapace nei confronti dell’anziano professore.
Ammesso al rito abbreviato, Brahim El Mazoury comparirà davanti al giudice il prossimo 20 luglio, data al quale è stata aggiornata anche l’udienza preliminare per decidere l’eventuale rinvio a giudizio nei confronti degli altri sei imputati. In aula questa mattina era tutti presenti eccetto uno, irreperibile, insieme agli avvocati difensori, Andrea Artusi e Agnese Cattaneo.
All’udienza erano presenti anche l’avvocato di parte civile Stefano Pelizzari, in rappresentanza di Carlo Gilardi, e l’amministratore di sostegno Elena Barra.
Intanto, l’anziano professore resta ricoverato presso la casa di riposo lecchese dove da giorni amici e sostenitori manifestano per chiedere che venga rimandato nella sua casa, ad Airuno. Nei giorni scorsi sul caso era intervenuto anche il presidente dell’Rsa Giuseppe Canali chiedendo a chi di competenza di “rivalutare la situazione” di Gilardi.
Al duro sfogo di Canali ha risposto, tramite nota stampa, l’amministratore di sostegno del signor Gilardi, Elena Barra: “Prendo atto della reazione del Presidente della Rsa rispetto al “massacro mediatico” al quale anche la Struttura è sottoposta e in relazione al quale esprimo tutta la mia solidarietà. Ribadisco anche pubblicamente la fiducia che ho già attestato direttamente al personale del reparto in cui Carlo Gilardi è ospite ed a tutti coloro che lavorano riuscendo a garantire la massima cura sia dal punto di vista sanitario che dal punto di vista assistenziale”.
“Prendo atto anche del fatto che il Presidente Canali ha spostato su un piano mediatico l’interlocuzione con l’Istituzione e gli Organi della procedura, addentrandosi sul tema della miglior soluzione assistenziale per Carlo Gilardi, peraltro in modo improprio, estrapolando argomentazioni utilizzate dalla sottoscritta in un contesto più ampio, senza considerare che, all’esito della CTU psichiatrica e del successivo recente monitoraggio ad opera del Consulente del Giudice, emergono criticità ed esigenze di tutela della persona che vanno ben al di là della semplice liberazione degli immobili occupati dai soggetti imputati di circonvenzione di incapace, che è e resta comunque una delle priorità ma non l’unica, a fronte dell’attuale quadro psicopatologico. Detto questo – conclude l’avvocato Barra – ribadisco che tutti gli aspetti della tutela di Carlo Gilardi verranno affrontati nelle sedi giudiziarie e istituzionali competenti, alle quali demando anche la tutela rispetto alle gravi diffamazioni subite nell’ambito del “massacro mediatico” e dell’odio scatenato sui social”.