Di fronte alle richieste della difesa Gilardi il giudice si è riservato
Una trentina di manifestanti fuori dal Tribunale per esprimere solidarietà all’ex professore di Airuno
LECCO – “Caro Tribunale, chiediamo un regalo per Natale non costoso ma prezioso, per un uomo dignitoso. Se giustizia esiste ancora Carlo libero sin da ora!”. E’ uno dei tanti cartelli esposti dai manifestanti durante il presidio che si è svolto fuori dal Tribunale di Lecco oggi pomeriggio, martedì, a sostegno di Carlo Gilardi.
Riuniti, ancora una volta, per chiedere giustizia e dignità per l’ex professore di Airuno, ospite dell’Istituto Airoldi e Muzzi, nel giorno dell’udienza davanti al Giudice civile e tutelare Marta Paganini per il mantenimento o revoca dell’amministratore di sostegno al signor Gilardi.
Da tre anni l’anziano 90enne si trova sotto amministrazione di sostegno, “ingiustamente” come rivendicano i manifestanti. “Carlo è ricoverato in una Rsa contro la sua volontà, probabilmente perché qualcuno è interessato al suo patrimonio. Ma oltre ad essere un generoso benefattore, Carlo è anche stato dichiarato in grado di intendere e di volere, deve essere lasciato libero”.
I manifestanti, una trentina in totale, si sono riuniti in presidio pacifico sul piazzale del Tribunale: tra di loro c’erano anche il consigliere comunale lecchese Giovanni Colombo e l’imprenditore calolziese Walter Fontana.
Poco prima delle 15, orario dell’udienza, al Palazzo di Giustizia è giunto anche l’avvocato Silvia Agazzi, difensore del signor Gilardi: “Chiederemo al giudice la revoca dell’amministratore di sostegno e che a Carlo venga finalmente concesso di tornare a casa, nella sua Airuno” ha dichiarato brevemente prima di entrare in Tribunale. Come appreso, al termine dell’udienza il giudice si è riservato: “Abbiamo avanzato le nostre richieste – il commento dell’avvocato Agazzi – ora non resta che attendere la decisione del giudice”.