Il sindacato di Polizia: “Servono risorse e leggi per tutelare gli agenti”

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Il presidio del sindacato di polizia davanti alla Prefettura di Lecco

Il Coisp: “Indennità ferme dal 2002, servono risorse per equipaggiamenti e per pagare gli straordinari dei poliziotti”

LECCO – “La sicurezza è un bene di tutti” con queste parole il sindacato Coisp Lecco ha deciso di effettuare un presidio nella mattinata di ieri, martedì, davanti alla prefettura di Lecco.

I rappresentanti della Segreteria Provinciale COISP di Lecco guidati dal segretario Francesco Bruno, hanno effettuato un volantinaggio per “manifestare per la dignità, l’incolumità ed il riconoscimento della professionalità dei poliziotti”.

“In quest’ultimo periodo – spiegano – abbiamo, invano, richiesto a questo governo: l’introduzione di leggi che non consentano di restare impuniti chi aggredisce, offende o minaccia appartenenti delle forze di Polizia; lo stanziamento di idonee risorse economiche per rinnovo del contratto e delle relative indennità ferme al 2002; lo stanziamento di adeguate risorse economiche per l’equipaggiamento al fine di tutelare l’incolumità in modo efficace e di risorse per pagare il lavoro straordinario che i Poliziotti sono stati costretti a farlo da maggio 2018 ad oggi”.

“Allarmante” viene definita la situazione in cui versa la Polizia di stato della Provincia di Lecco. “Siamo stanchi di essere messi da parte” scrivono dal sindacato degli agenti.

Fratelli d’Italia al presidio

Al presidio si sono recati anche gli esponenti di Fratelli d’Italia, Giacomo Zamperini e l’onorevole Carlo Fidanza.

“Non basta esprimere solidarietà a parole – hanno spiegato – servono impegni concreti per aiutare gli uomini e le donne delle Forze dell’Ordine a svolgere il loro lavoro in sicurezza e con trattamenti economici e strumentali adeguati: non si può pretendere che gli agenti di Polizia combattano il crimine se poi non si supporta il loro lavoro con ogni mezzo necessario. Siamo tutti stufi di vedere qualche delinquente che viene arrestato e rilasciato il giorno dopo: occorre certezza della pena, altrimenti il livello di sicurezza percepita non aumenta. Ci hanno relazionato su alcune difficoltà che, per quanto ci riguarda, non resteranno parole al vento. La politica, a tutti i livelli, deve ascoltare quali siano le esigenze reali di chi lavora nel comparto della sicurezza e dell’ordine pubblico”