La sicurezza del lago, i cartelli e i controlli: la tragedia di Aboubacar in consiglio comunale

Tempo di lettura: 4 minuti
cartello divieto balneazione
Cartello di divieto alla balneazione alla Malpensata

Il consigliere Anghileri ha proposto di destinare i gettoni di presenza della seduta alla raccolta fondi della Caritas

Il vicesindaco: “Già ordinati i cartelli di divieto in tre lingue”

LECCO – La morte di Aboubacar Darboe, il 18enne inghiottito dalle acqua del lago nella zona della Malpensata la settimana scorsa, ha scosso l’intera città. I risvolti politici e amministrativi – quali la sicurezza, i controlli della polizia locale, la mancanza dei cartelli – della vicenda sono arrivati in consiglio comunale, nella seduta che si è svolta ieri sera a Palazzo Bovara.

“La morte di Aboubacar in città ha suscitato molte reazioni – ha esordito il consigliere Alberto Anghileri, Con la Sinistra cambia Lecco – da un lato il sindaco che assieme alla giunta e con la fascia tricolore ha portato un mazzo di fiori e un messaggio di cordoglio sul luogo della disgrazia, dimostrando così ai compagni di viaggio di Aboubacar la solidarietà e la vicinanza della città. Certamente un piccolo gesto, ma coerente con le scelte di accoglienza che la nostra amministrazione, assieme al mondo del volontariato, opera quotidianamente. C’è però anche un’altra città: disumana e indifferente. Basta leggere i troppi commenti sui social che trasudano odio e disumanità”. Poi la proposta: “Caritas ha lanciato una raccolta fondi per sostenere le spese del rientro in patria della salma di Aboubacar – continua Anghileri – sarebbe bello se decidessimo tutti insieme di versare i gettoni di presenza di questa seduta alla raccolta fondi, un altro piccolo ma significativo gesto di solidarietà”.

La consigliera di Lecco merita di più – Lecco Ideale, Lorella Cesana si è focalizzata sulla sicurezza: “Il nostro lago deve diventare sicuro e attrattivo, non bisogna mettere un cartello di 4 centimetri per 8 con scritto che è vietata la balneazione, che è vietato stare in costume, ma bisogna fare in modo che tutte le persone che fanno il bagno siano sicuri di poter essere aiutati in caso di bisogno. Ieri c’erano 14 ragazzi sulla piattaforma a lago che facevano il bagno, l’automobile dei vigili della polizia locale è passata avanti e indietro sul lungolago per due o tre volte -io stavo camminando e l’ho vista- senza mai neanche fermarsi. Vietare la balneazione non ha senso, bisogna pensare alla manutenzione ordinaria, il lungo lago in questo momento è praticamente impraticabile, la pavimentazione è tutta disastrata si inciampa facilmente”.

Sempre dalle fila di Lecco Ideale – Lecco Merità di più, Simone Brigatti aggiunge: “Credo sia il momento di fare chiarezza sulla presenza o meno della cartellonistica di cui si è tanto parlato in questi giorni, sul tema controlli e multe per chi non rispetta l’ordinanza. Chiedo di chiarire anche le responsabilità per quanto accaduto, se proprio per la mancanza dei cartelli, i parenti di Aboubacar o terzi possano chiedere un risarcimento e chiarezza sulla presenza o meno di accertamenti da parte della procura”.

“Trovo inverosimile pensare di mettere un vigile su tutto il tratto di lungolago per tutta la giornata e controllare bagnanti, come anche predisporre degli eventuali bagnini – è l’intervento invece del consigliere Marco Cateriano, per FdI -. Quello che vi chiedo è di analizzare il problema e capire quali siti sul lago possono essere messi in sicurezza e quali misure possono essere adottate per far sì che il lago venga utilizzato dai turisti e dai residenti. Chiedo però anche che la cartellonistica venga fatta in modo adeguato,  un foglio A4 non è sufficiente, servono dei cartelloni fatti ad hoc che segnalino la pericolosità del lago e delle correnti”.

cartello divieto balneazione

Le risposte del sindaco e del vicesindaco

Il sindaco, Mauro Gattinoni ha chiarito che “il Comune si sta facendo carico del trattamento e della conservazione della salma del 18enne fintanto che verrà tumulata. Se la raccolta della Caritas andrà a buon fine, i costi poi verranno imputati all’agenzia per questo servizio”.

E’ il vicesindaco Simona Piazza, con delega alla Polizia locale, a intervenire in merito alla sicurezza e ai provvedimenti presi: “La polizia locale ieri non è solo transitata sul lungolago, ma è più volte intervenuta: c’è stata una chiamata alle 11:48, una alle 18:49  sulla spiaggetta di San Nicolò e un’altra chiamata alle 16:10 per quanto riguarda le due piattaforme a lago”.

Per quanto riguarda la balneabilità del lago “nell’ordinanza del 5 maggio sono state  identificate quattro aree lecchesi come balneabili da parte della Regione e di Ats – continua il vicesindaco – si tratta della spiaggia di Pradello, l’area dei gradoni della Malpensa, il Lido della Canottieri e il Lido di Rivabella. A seguito dei sopralluoghi, l’amministrazione comunale non ha reputato idonei, per un tema di sicurezza, i gradoni della Malpensata per cui è stata emessa un’ordinanza che vieta la balneazione. Il regolamento di polizia urbana inoltre regolamenta i corretti comportamenti. Per quanto riguarda i cartelli, non sono obbligatori secondo il regolamento di polizia urbana, ma aiutano a regolamentare il comportamento delle persone. Erano già stati chiesti dei preventivi, li faremo più grandi, in tre lingue, con dei disegni che facilitino la comprensione e spieghino i comportamenti che verranno accettati e quelli che non verranno accettati. Il progetto del nuovo lungolago prevede anche un sistema di telecamere per il monitoraggio della riva”.