A febbraio 2024 inizieranno i lavori per il raddoppio della linea e il capolinea sarà a Ponte San Pietro
Trenord prevede di istituire dei bus sostitutivi per raggiungere Lecco, Bergamo e Milano, ma i pendolari lamentano gli eccessivi disagi
LECCO – “Siamo un gruppo di genitori e pendolari che si recano a Bergamo utilizzando la linea ferroviaria Lecco-Bergamo e Milano-Bergamo via Carnate. A partire dal mese di febbraio 2024 i treni provenienti dalle stazioni sopra indicate cesseranno la loro corsa a Ponte San Pietro per i lavori di cui vi state occupando”. Inizia così la lettera che il comitato dei pendolari ha indirizzato a Trenord, in merito ai lavori di raddoppio dei binari, disposti dal gestore dell’infrastruttura Rfi.
“Abbiamo appreso che l’interruzione della linea potrebbe non essere necessaria per lo svolgimento dei suddetti lavori – continuano i pendolari -. Altri raddoppi o interventi sono stati eseguiti in passato con il servizio di trasporto ferroviario ancora attivo, seppur magari ridotto. Viviamo in una zona di traffico intenso, che è già recentemente peggiorato, perché da settembre molti lavoratori non possono più arrivare oltre l’orario di inizio e si spostano con mezzi privati e alcuni genitori accompagnano i figli a scuola in auto, perchè i ragazzi sono più stressati per i ritardi che per lo studio. Gli interventi propedeutici, oltreché i continui guasti, stanno già causando moltissimi disagi, soprattutto dall’inizio della scuola; ritardi, soppressioni, interruzioni della tratta a Ponte San Pietro o spostamenti della partenza da Bergamo a Ponte San Pietro purtroppo sono frequentissimi. Pensare di attivare circa 20 pullman, che ogni giorno dovranno accompagnare centinaia di pendolari a Bergamo e riportarli a casa, non sarà di facile gestione e genererà una serie infinita di problemi. E’ proprio necessario?”.
Continuano i rappresentanti dei pendolari: “Oltre che sulla viabilità ci saranno conseguenze molto negative anche sull’inquinamento e abbiamo letto sul sito di Trenord che siete molto attenti all’impatto ambientale”.
Genitori e pendolari chiedono quindi che non venga interrotto il servizio di trasporto ferroviario almeno nelle tre fasce orarie di maggiore affluenza dei viaggiatori, conoscere i dettagli tecnici nel caso in cui non sia possibile garantire alcune corse, conoscere nel dettaglio le migliorie che verranno introdotte a lavori terminati.