Truffa del finto incidente: coppia lecchese subisce due tentativi in pochi giorni

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(foto archivio)

Il copione sempre lo stesso: il botto durante un sorpasso e la richiesta di denaro

Prima è successo alla moglie e poi al marito, ma fortunatamente non ci sono cascati

LECCO – Prima è successo alla moglie e poi al marito: una coppia lecchese sulla settantina ha subito nel giro di una manciata di giorni due tentativi di truffa del finto incidente da coppie di persone diverse su auto diverse. Fortunatamente, in entrambi i casi, ai malviventi è andata male.

I due hanno deciso di raccontare l’accaduto per mettere in guardia tutti: “Serve la massima attenzione perché agiscono quando al volante ci sono persone sole e anziane. Con un forte botto simulano un incidente e, lamentando danni alla vettura, chiedono rimborsi immediati in modo da evitare denunce all’assicurazione”.

Il primo tentativo è avvenuto qualche settimana fa sulla circonvallazione di Bergamo. La moglie era in auto da sola e, mentre effettuava un sorpasso, ha sentito un forte rumore. La macchina accanto ha cominciato con insistenza a segnalare di seguirla per uscire dalla superstrada e constatare il danno. La donna ha capito che qualcosa non andava perché l’auto che avrebbe subito il danno non si è fermata subito ma si è portata in una zona piuttosto isolata. Così, dopo un breve scambio di battute con i truffatori che chiedevano denaro contante, la lecchese si è allontanata dicendo che avrebbe chiamato le forze dell’ordine.

Lunedì scorso è toccato al marito, vittima di un’altra coppia di truffatori mentre percorreva viale delle Industrie a Villa D’Adda, il lungo rettilineo che collega il paese con la zona del ponte di Brivio. Il lecchese, in auto da solo, si è ritrovato davanti una macchina, una piccola utilitaria con a bordo un ragazzo e una ragazza, che procedeva a velocità molto ridotta. L’uomo non l’ha superata fino a quando l’auto non ha accostato in un piccolo spiazzo a lato della strada. Come da copione, al momento del sorpasso, ha sentito un forte rumore, quindi l’auto che era in procinto di fermarsi è ripartita e ha cominciato a fare i fari per segnalare all’uomo di fermarsi.

Quando il lecchese è giunto a uno stop l’auto si è affiancata e la ragazza ha cominciato ad accusarlo di averli danneggiati. A quel punto l’uomo ha risposto che sapeva benissimo di essere vittima di un tentativo di truffa perciò avrebbe chiamato le forze dell’ordine così i due malviventi si sono allontanati velocemente. Due episodi preoccupanti che ci ricordano come sia importante tenere sempre alta la guardia e, in caso di dubbio, non esitare ad allertare le forze dell’ordine.