Si tratta di Ghaith Abdessalem, classe 1991, espulso dall’Italia nel 2017 col divieto di tornarci per 15 anni
A catturarlo sono stati gli agenti della Digos di Lecco
LECCO – Ghaith Abdessalem, classe 1991, è stato arrestato mercoledì scorso, alle 22.30, dalla Digos di Lecco. Si trovava a Lomagna, dove vive la sua famiglia. Gli agenti l’hanno preso mentre camminava tra le vie Magenta e Kennedy. Da parte sua nessuna resistenza, come ha confermato questa mattina Domenico Nera, dirigente della Digos di Lecco durante la conferenza stampa che si è tenuta presso la Questura, alla presenza del capo dell’ufficio di gabinetto Andrea Atanasio.
Una lunga storia quella di Ghaith, che il Commissario Nera ha ripercorso nei dettagli.
Terzo di tre figli, Ghaith inizia il percorso di avvicinamento all’Isis ispirato dal fratello maggiore Ghassan. Quest’ultimo si arruola nell’Isis, trasferendosi in Siria, diventandone un membro di spicco. Poi, nel 2017, viene giustiziato dagli stessi militanti del sedicente Stato Islamico.
Nel frattempo Ghaith sviluppa contatti con persone appartenenti all’area integralista, fino a manifestare l’intenzione di volersi arruolare a sua volta. A questo punto, grazie alle indagini in essere svolte dalla Digos di Lecco in collaborazione con la Direzione centrale della polizia di prevenzione e l’Intelligence Interna, Ghaith viene riconosciuto un soggetto pericoloso e quindi arrestato ed espulso dall’Italia col divieto di tornarci per 15 anni.
Da allora, per due anni, di Ghaith Abdessalem non si sa più nulla fino a Giugno del 2017 quando, clandestino, viene fermato a Linosa, arrestato e di nuovo espulso. A Luglio dello stesso anno ci riprova: arriva a Palermo, risale la penisola e torna dai genitori a Lomagna dove viene di nuovo arrestato. Quel giorno però Ghaith oppone resistenza, reagisce violentemente e ferisce un agente della polizia.
Il Giudice di Lecco, a fronte dei reati di resistenza, minacce e percosse a pubblico ufficiale gli commina 5 mesi di reclusione. Con questo arresto diventa esecutiva una vecchia sentenza con cui era stato condannato a 1 anno e 7 mesi di reclusione per reati commessi quando era ancora minorenne e che risalgono al 2010. Il primo compiuto a Carnate nel maggio 2010: scippo, e il secondo nel Giugno del 2010 a Usmate dove aveva aggredito armato di “oggetti atti ad offendere” agenti della Polizia che lo avevano fermato per un controllo.
A questo punto dal carcere di Pescarenico Ghaith Abdessalem viene trasferito in quello di Opera. Dal 2 agosto 2018, il giovane sconta la sua pena ai domiciliari a Lomagna, usufruendo di permessi brevi per muoversi in caso di bisogno. A sorvegliarlo ci sono i Carabinieri di Merate e Casatenovo.
La sua pena avrebbe dovuto finire il 19 novembre 2018, ma nella notte tra il 12 e il 13, novembre Ghaith scappa e torna ad essere latitante. Nei giorni successivi viene intercettata una sua foto in Rete, che lo ritrae in Francia davanti allo Stade de France. Il giovane viene di nuovo attenzionato. Dalle indagini si scopre che dalla Francia si sposta in Belgio, quindi in Germania per fare di nuovo ritorno in Belgio.
Recentemente, dalle informazioni emerse, viene segnalata la sua presenza in Svizzera e poco dopo in Italia a Lomagna, sempre a casa dei genitori. E proprio a Lomagna la Digos di Lecco, mercoledì, lo arresta.
Ora Ghait dovrà scontare le “vecchia” pena di 5 mesi che gli era stata comminata nel 2017 per i reati di resistenza, minacce e percosse a pubblico ufficiale, ma su di lui pende sempre l’ordine di espulsione che scade il 2 dicembre del 2030.