”Luci rosse cinesi”: due patteggiamenti e un rinvio a giudizio

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    La la squadra mobile di Lecco aveva fatto irruzione lo scorso aprile in una casa a luci rosse in via Leopardi. Ora l’indagine sullo sfruttamento della prostituzione è giunta davanti al Gup del tribunale lecchese Massimo Mercaldo. Tre gli indagati, tutti di origine orientale.

    L’inchiesta è stata coordinata dal pm Luca Fuzio. La scorsa primavera la polizia di Lecco aveva raccolto una serie di segnalazioni sulla possibile presenza di una prostituta all’interno di un appartamento di via Leopardi, in affitto a una avvenente 25enne cinese.

    Dopo appostamenti e assunzione di informazioni da parte di “clienti”, che riferivano di contatti attraverso una utenza telefonica dedicata, erascattato il blitz della polizia, a conclusione del quale venenro denunciati tre cinesi – mentre una 37enne era stata colpita da decreto di espulsione. Dalle indagini emerse che i clienti venivano attirati tramite annunci sui giornali o su internet con le classiche inserzioni semianonime e che la prostituta riceveva almeno dieci clienti al giorno. Sul posto vennero rinvenuti 1700 euro, in contanti.

    Nell’udienza prelimiare, il PM Luca Fuzio ha ricostruito la storia e chiesto il rinvio a giudizio per i tre indagati. Gli avvocati Patrizia Guglielmana e Cesare Dell’Oca, che ne difendevano due, hanno chiesto e ottenuto il patteggiamento: ll giudice Massimo Mercaldo ha inflitto due anni e una multa pari a 6mila euro a Liu Chiuanghe e un anno e 8 mesi più 3mila euro di multa a Zhang Lingh. Il terzo, Qi Linyan, è stato invece rinviato a giudizio. Il processo si terrà il 3 maggio 2012.