LECCO – “Siamo vicino alla famiglia, insieme ai lavoratori, e dare loro un aiuto concreto, ma niente potrà restituirgli l’affetto del loro familiare”. Stefano Fiocchi si è detto profondamente addolorato dalla scomparsa di Gelsomina Elsa Lanzilli, dipendente da diversi anni della fabbrica di Belledo, investita da un camion proprio all’ingresso della Fiocchi Munizioni e morta domenica in ospedale.
Elsa ha lottato tra la vita e la morte per quasi una settimana nel reparto di rianimazione dove era ricoverata. “Speravamo tutti che potesse riprendersi, le sue condizioni iniziali non avevano fatto immaginare che potesse finire in questo modo drammatico” ha proseguito il presidente della Fiocchi Munizioni che venerdì aveva partecipato al presidio dei dipendenti fuori dall’azienda. “Condividiamo lo spirito di solidarietà dei lavoratori e ci uniamo al lutto dei familiari”.

Anche i sindacati si stringono alla famiglia della lavoratrice, moglie e madre di due figli. “Cercheremo di fare il possibile per sostenere la famiglia” ha spiegato Emilio Castelli della Fim Cisl. “E’ il momento del cordoglio e del dolore – dice Giuseppe Cantatore della Fiom Cgil – sono profondamente colpito, come lavoratore e come padre di famiglia”.
Non sono ancora stati fissati i funerali della 45enne, che risiedeva a Malgrate. Nel frattempo, il tragico incidente ha acceso l’attenzione sulla sicurezza fuori dall’azienda, lungo via Santa Barbara, dove coesiste il transito dei camion con quello dei lavoratori. “I parcheggi interni dei dipendenti hanno tracciati definiti – ha spiegato Stefano Fiocchi – ma l’unico punto di accesso all’azienda è via Santa Barbara che in parte è sprovvista di marciapiede. Le soluzioni non sono facili, ragioneremo a mente più fredda sulle possibilità”.
I sindacati, durante il presidio, avevano chiesto anche un coinvolgimento del Comune per migliorare la viabilità della strada.

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