Il punto della situazione nella riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica
Implementate le azioni di prevenzione: 142 servizi con l’impiego di circa 300 uomini; controllate 646 persone e 328 auto
LECCO – Riunito il Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica per il monitoraggio delle azioni di prevenzione e contrasto allo spaccio di stupefacenti nel comune di Colico.
Presieduta dal Prefetto di Lecco Sergio Pomponio, si è svolta nella mattinata di martedì una riunione per verificare gli esiti delle coordinate e programmate azioni di prevenzione e contrasto allo spaccio di stupefacenti nel comune di Colico. Presenti, oltre ai vertici provinciali delle Forze di polizia, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecco, il Sindaco di Colico e il Vicesindaco di Lecco.
Il Prefetto, premessa la costante attenzione rivolta al territorio, ha illustrato gli esiti delle attività svolte, che hanno confermato la presenza dell’attività di spaccio, soprattutto nelle aree boschive. E’ stata ulteriormente implementata l’attività di prevenzione e contrasto, anche con l’ausilio di reparti specializzati, con servizi visibili e ad alto impatto, sia della Polizia di Stato che dell’Arma dei Carabinieri.
Solo negli ultimi due mesi, nel comune di Colico, sono stati svolti 142 servizi con l’impiego di circa 300 uomini; sono state controllate 646 persone e 328 automezzi. Le persone denunciate sono state 63 e quelle arrestate 10. In un’ottica di sicurezza partecipata, il Comune di Colico continuerà a garantire il supporto della Polizia Locale nelle azioni di prevenzione e ultimerà l’implementazione del servizio di videosorveglianza e lettura targhe nelle zone di accesso alle aree sensibili.
Il dispositivo di intervento, implementato già a partire dalla scorsa estate, è stato confermato e formerà oggetto di monitoraggio e revisione nell’ambito di periodiche riunioni del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Il Prefetto Pomponio e il Procuratore Basso hanno espresso il loro ringraziamento alle Forze di polizia per lo sforzo quotidiano profuso nel contrastare uno dei fenomeni delittuosi più gravi per le ricadute sociali e di danno alla salute.