L’episodio raccontato dal consigliere comunale con delega all’Istruzione Anna Buzzella: “Gesto che ferisce”
La solidarietà del sindaco Cassinelli: “Non è così che si fa battaglia politica”
DERVIO – “I templi crematori sono sempre situati ai margini dei comuni in aree isolate, perché noi dovremmo averne uno al centro del paese a ridosso delle case?”.
Comincia così la lettera anonima ricevuta questa mattina dal consigliere comunale Anna Buzzella (Dervio viva). Tema del messaggio la realizzazione del tempio crematorio sul quale, nelle ultime settimane, è nato un profondo dibattito tra l’amministrazione comunale e la minoranza contraria al progetto.
“Oggi, indirizzata a mio padre, morto 5 anni fa, ho ricevuto questa lettera anonima contenente il messaggio che riporto in seguito. Ciò mi ha ferito moltissimo – ha detto Buzzella – perché la morte di un familiare non può diventare uno strumento per contrastare, colpendo una persona nei suoi affetti più intimi, scelte che si possono anche non condividere. Forse la mia colpa è stata solo quella di mettermi in gioco in questo Comune per sostenere la scuola – conclude con rammarico il consigliere – impegnarmi per offrire agli studenti mezzi per sviluppare una crescita personale ed intellettuale”.
La lettera anonima, sempre in riferimento al progetto del tempio crematorio a Dervio, prosegue: “E’ questa l’immagine che vogliamo dare ai nostri visitatori, quella di un luogo dedicato all’ultimo viaggio, alla morte ed alla tristezza. Oppure vogliamo mostrarci per il paese bello allegro, votato all’industria, al turismo, allo sport ed al buon vivere quale siamo?”.
“Ho appreso con grande dispiacere quanto accaduto al consigliere Buzzella – ha dichiarato da parte sua il sindaco Stefano Cassinelli – ho ricevuto segnalazioni da parte di altri cittadini che hanno ricevuto la medesima lettera. Non voglio aggiungere molto altro, se non che questo non è di certo il modo di fare una battaglia politica. Anna Buzzella in pochi anni ha perso oltre ai genitori anche il marito, la lettera che ha ricevuto è di cattivo gusto, così come l’anonimato che l’accompagna. Al consigliere, pertanto, va la mia solidarietà”.