Brivio, coronavirus: due persone morte e cinque positive

Tempo di lettura: 2 minuti

Il sindaco Airoldi ha aggiornato la situazione alla luce dei dati forniti da Prefettura e Ats

Annunciata una stretta sui controlli: “Anche chi ha un cane non ha la patente per circolare liberamente”

 

BRIVIO – Aumenta il numero di contagiati da coronavirus anche a Brivio, dove purtroppo si è registrata anche la morte di due cittadini che avevano contratto il covid 19. Il sindaco Federico Airoldi ha aggiornato ieri sera la situazione, fornendo alla cittadinanza, in un’ottica di trasparenza sull’evoluzione dell’epidemia sul territorio, i dati aggiornati comunicati da Prefettura e Ats. “Attualmente abbiamo 5 concittadini contagiati Covid, 15 concittadini sottoposti a sorveglianza attiva e 2 concittadini deceduti Covid. Rivolgo alle famiglie dei deceduti le condoglianze a nome dell’Amministrazione Comunale e dell’intera cittadinanza. Dall’inizio dell’emergenza abbiamo attivato il Coc e con esso una serie di azioni di tutela e supporto per le persone anziane con l’assistenza della Protezione Civile e con la collaborazione di alcuni esercenti di Brivio che garantiscono la consegna a domicilio di pasti, generi alimentari e medicinali. Il servizio funziona regolarmente ed è a disposizione di chiunque abbia necessità”. Il sindaco ha precisato l’intenzione di dare una stretta sui controlli “perché il più grosso favore che possiamo fare a noi stessi ed agli operatori sanitari è quello di stare in casa. Rinnovo pertanto l’appello a tutti di rispettare questo obbligo che oltre ad essere un dovere civico è obbligo morale. Vale per tutti. Anche per quelli che, possedendo un cane, pensano di avere la patente per circolare liberamente in tutto il comune. Si esce da casa col cane, due passi nelle immediate adiacenze, e poi si rientra”.
Airoldi mette in guardia anche i suoi concittadini: “Non assumete farmaci senza prima aver consultato il vostro medico. Inopportuna qualsiasi terapia preventiva fai da te. Potrebbe indebolire le difese immunitarie. Non date ascolto ad informazioni di dubbia provenienza postate in rete da tuttologi. Le direttive ufficiali in materia di Covid sono consultabili sul sito del Ministero della Salute oppure sulla home page del Comune o meglio ancora contattare in caso di dubbi il proprio medico di famiglia. Non fatevi ingannare da chi propone test Covid a domicilio. È una truffa.
Evitate di recarvi a far spesa in due o tre. Può andare una sola persona per famiglia acquistando possibilmente quanto necessario per più giorni”.