Questa mattina i funerali del piccolo Gioele. Il sindaco invita a esporre un telo bianco o azzurro alle proprie finestre o recinzioni
Un impianto di videosorveglianza avrebbe ripreso l’intera scena dell’incidente inchiodando ulteriormente alle proprie responsabilità l’automobilista
MERATE – La sua versione dei fatti, ovvero quella di essere stato speronato da un’auto pirata, non aveva convinto fin da subito gli agenti della Polizia locale che nel giro di poche ore, acquisiti gli elementi utili alle indagini grazie ai rilievi sul posto, lo avevano denunciato per lesioni gravissime (reato ora tramutato in omicidio colposo).
Ora però, stando ad alcune indiscrezioni trapelate, sarebbe arrivata anche la prova del nove, fornita dalle immagini registrate da un impianto di videosorveglianza.
Fotogrammi che non dovrebbero più lasciare alcun dubbio incastrando alle proprie responsabilità il cittadino, di origini pakistane, alla guida della Fiat Punto. Sembrerebbe infatti che un impianto di videosorveglianza abbia ripreso in maniera incontrovertibile la scena dell’incidente, costato la vita al piccolo Gioele Petza, 7 anni, a cui oggi, sabato, l’intera comunità cernuschese dirà addio.
Dalle immagini si vedrebbe infatti un’automobile di colore grigio che, giunta circa a metà di via Degli Alpini, avrebbe, per motivi ancora da appurare, invaso l’altra carreggiata, sarebbe salita sul marciapiede per poi investire, dal dietro, la famiglia che stava tranquillamente camminando in direzione di via Fratelli Cernuschi. Un urto violentissimo che ha sbalzato di diversi metri in avanti mamma Jenny, la piccola Giorgia e Gioele. Ad avere la peggio il piccolo cernuschese, morto martedì in ospedale dopo 5 giorni di agonia.
L’auto immortalata dalle telecamere sarebbe proprio la Fiat Punto guidata dal 38enne di origine pakistane, dipendente di una ditta con sede nel Meratese, che agli inquirenti avrebbe sempre detto di essere stato speronato da un altro macchina dissoltasi poi nel nulla dopo aver travolto la mamma con i bambini. La sua versione non aveva però convinto da subito gli agenti della Polizia locale meratese che avevano attentamente esaminato i frammenti a terra e i segni riportati sull’auto, nessuno dei quali riconducibile a una collisione con un altro mezzo.
Ora, a portare altri elementi di colpevolezza, le immagini delle telecamere, acquisite nel fascicolo aperto in Procura nei confronti dell’uomo che risulterebbe, da quanto è stato possibile apprendere, attualmente irreperibile nella abitazione di Carnate. Un’assenza che dovrebbe però essere giustificata da un precedente impegno dell’uomo, a cui immediatamente dopo la denuncia è stato conferito anche un avvocato d’ufficio.
Intanto, oggi, tutta Cernusco si fermerà per dire addio al piccolo Gioele. Il funerale verrà celebrato alle 10 nel cortile della chiesa, dove il piccolo feretro arriverà dalla chiesina di San Dionigi. Il sindaco Giovanna De Capitani ha invitato la cittadinanza ad onorare il passaggio della salma dalla Chiesetta di San Dionigi alla Chiesa Parrocchiale, abbassando le saracinesche di negozi ed esponendo un telo bianco o azzurro alle proprie finestre o recinzioni. Un piccolo segno di rispetto e conforto per stare vicino alla famiglia.