Merate, rubata una Vespa parcheggiata nelle vie del centro

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Ladro

La Vespa è stata ritrovata poi danneggiata e ammaccata in una vietta laterale

Lo sconforto e l’amarezza di Silvio Bergna: “Non ci siamo proprio. La situazione sta degenerando”

MERATE – “Alla fine, seppur danneggiata e ammaccata, l’ho ritrovata. Quello che però continua a mancare in città è il senso di sicurezza”. A parlare, a poche ore dal furto della sua amata Vespa, è Silvio Bergna, meratese del centro che ieri sera, martedì, ha dovuto fare i conti con la sparizione del suo amato mezzo a due ruote.

“L’avevo parcheggiata davanti al portone di casa, in via don Paolo Sala verso le 21.30 e quando verso le 23 sono uscito per portarla in garage, mi sono accorto che non c’era più” ricostruisce Bergna, che alle scorse elezioni comunali del 2024 si era candidato con la lista Prospettive per Merate – Panzeri sindaco. Il tempo di guardarsi intorno per capire cosa fosse successo e Bergna incontra un suo vicino di casa: “Era in strada con una pila in mano: il primo pensiero è stato che avessero rubato anche da lui”. Invece l’uomo era sceso in strada perché preoccupato dai rumori che provenivano da fuori. “Grazie alla testimonianza di un’altra vicina, ho potuto ricostruire quanto avvenuto, ovvero che quattro ragazzi, giunti a bordo di motorini, hanno trascinato a forza la Vespa spostandola nelle vie laterali a via Sant’Ambrogio. Qui, hanno provato in tutti i modi ad accenderla, ma non riuscendoci, hanno deciso di abbandonarla in via della Foppetta”.

Notevoli i danni riportati dalla carrozzeria della moto: “Saranno almeno 500 euro di spese” aggiunge Bergna che ha intenzione anche di incontrare il sindaco Mattia Salvioni per fare presente la situazione in chi si trova questa parte della città che, seppur centalissima, risulta sprovvista da un sistema di telecamere pubbliche. “Mi sembra che la situazione stia un po’ degenerando. Non stiamo più parlando di vandalismi ai danni degli estintori nei silos, ma di un vero e proprio furto. Sono davvero amareggiato: questa zona è troppo esposta e insicura. Non ci siamo proprio”.