
MILANO – Non più l’obbligo di firma per l’ex sindaco di Valmadrera Marco Rusconi e Claudio Crotta grazie alla buona condotta.
E’ quanto ha deciso questa mattina il giudice Enrico Manzi durante l’udienza del processo Metastasi che si è tenuto nell’ aula bunker 2 di San Donato Milanese e che ha visto in aula il nuovo collegio lecchese.
Presenti sei dei sette imputati: Antonello Redaelli, Saverio Lilliu, Massimo Nasatti, Mario Trovato, Claudio Crotta e Antonino Romeo, assente invece proprio Marco Rusconi.
Mentre la richiesta avanzata dagli avvocati difensori di Rusconi e Crotta, rispettivamente Enrico Giarda e Patrizia Guglielma è stata accetta, quella invece di scarcerazione avanzata dagli avvocati Marcello Perillo e Vito Zotti per Redaelli, Trovato e Lilliu non è stata accolta con i tre che dovranno restare dietro le sbarre.

L’istanza era stata presentata lo scorso lunedì dai due legali lecchesi, che si erano appellati all’articolo 27 del Codice di Procedura Penale che prevede la caduta delle misure cautelari per gli imputati disposte dal giudice nel caso in cui questi si dichiari incompetente a riguardo. Il giudice competente quindi, sempre secondo la norma, avrebbe a disposizione 20 giorni dalla data di trasmissione degli atti per decidere il mantenimento delle misure cautelari. La competenza del processo è ufficialmente passata al foro lecchese lo scorso 5 dicembre: scaduto il termine massimo previsto dalla norma (25 dicembre) la difesa Perillo-Zotti ha invocato quindi la decadenza della misura cautelare nei confronti dei rispettivi assistiti Trovato e Redaelli. L’istanza è stata rigettata dal collegio presieduto dal giudice Enrico Manzi, poichè ad essere competente in materia sarebbe sempre stato il Gip.
Rigettata l’istanza di scarcerazione i due legali lecchesi hanno annunciato la loro intenzione di portare il caso in Cassazione.
Durante l’udienza sono state presentate le liste dei testimoni sia da parte dei Pm Claudio Gittardi e Bruna Albertini che dalle difese, liste poi ridotte perché giudicate troppo corpose.
Il 28 gennaio si torna in aula e verranno ascoltati i primi tre teste della lista presentata dai Pubblici Ministeri.

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