Microcrimine. Furti in abitazione e nelle auto. In carcere una famiglia

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Padre, madre e genero. Sono queste le persone raggiunte dal provvedimento di custodia cautelare. Secondo l’accusa erano dedite a furti “tra i più antipatici, perché entrano nel quotidiano”, come ha commentato il ten.col. Marco Riscaldati (al centro in foto), comandante provinciale dei carabinieri di Lecco che hanno compiuto una brillante -in quanto complicata e articolata – operazione.

Il terzetto avrebbe preso di mira soprattutto le automobili, facendo leva sul senso di sicurezza e di casa che estendiamo ai nostri veicoli. Pare razziassero nei parcheggi dei supermercati prendendo qualsiasi cosa trovassero negli abitacoli: dagli occhiali da sole, alle borsette, alle chiavette usb, macchine fotografiche, ipod, portatili, portafogli, campionari dei rappresentanti. Approfittavano soprattutto di momenti di disattenzione con auto lasciate aperte per qualche minuto o peggio con le chiavi inserite nel quadro. Anche quelle chiuse venivano facilmente violate.

Nel video distribuito dai carabinieri della compagnia di Merate, guidata dal capitano Giorgio Santacroce (a sinistra nella foto) si vede nettamente uno di questi furti. Un signore si allontana un momento dal proprio veicolo ne arriva un secondo dal quale scende un malvivente che si mette al volante dell’auto della vittima e con quella si allontana.

Il terzetto accusato di una rapina, tre furti in abitazione e 15 di o su automobili è composto da tre rom stanziali: i coniugi Ercole Udorovic 41enne e Giamira Grava 38enne e il loro genero ventinuenne Michael Petrovich, che dimorano a Bonate Sopra (Bg). Teatro delle azioni: il meratese e i territori limitrofi nelle province di Bergamo, Como e Monza con puntate perfino nel bresciano. Un furto fu perpetrato anche a Olginate nel parcheggio del Carefour.

Le indagini presero il via a maggio dell’anno scorso dopo il furto di una nuova VW Golf a Calco con inseguimento da parte dei carabinieri. E la traccia di briciole di pane seguite dagli uomini dell’arma è stata una Fiat Bravo scuro che si trovava spesso nei luoghi dei crimini. La targa veniva sempre occultata con una clamorosamente posticcia.

A luglio una prima perquisizione nell’abitazione dei tre e in due camper usati come deposito. Furono sequestrati 14mila euro in contanti, cellulari, macchine fotografiche e altro materiale considerato refurtiva, per il possesso del quale il terzetto fu denunciato per ricettazione.

Venerdì scorso il sostituto procuratore del tribunale di Lecco Paolo Del Grosso ha emesso i provvedimenti di custodia cautelare, contestualmente è stata realizzata una seconda perquisizione durante la quale sono stati trovati altri telefonini, un centinaio di cinturini da orologio in pelle. arnesi considerati da scasso e altri 15mila euro in contanti.

Per gran parte del materiale sequestrato a luglio è stato possibile ricostruirne la provenienza e restituirlo ai proprietari.

Urdovic e Petrovic si trovano ora in carcere a Bergamo, mentre la donna essendo incinta è a piede libero.

Come precauzione, i carabinieri suggeriscono di non lasciare mai le automobili aperte o con le chiavi e i telecomandi dentro anche quando rimangono incustodite per pochissimo tempo, neppure se si trovano ricoverate nel box di casa. “Scassinare una serratura di un garage è molto più facile di una di un appartamento. Per uscire, poi, se vi sono telecomandi a portata di mano è un gioco da ragazzi” ha ricordato il capitano Santacroce.

A onore dei carabinieri di Merate bisogna dire che questo genere di operazioni, che richiedono anche la collaborazione dei colleghi di altri territori,  sono molto dispendiose in termini di tempo e non sempre ottengono il clamore e i riconoscimenti che meritano, poiché colpiscono il microcrimine.

E invece la gente è proprio da questo tipo di indagini che si sente meglio tutelata.

Sotto il video con alcune delle immagini acquisite dal carabinieri