L’immobile è stato posto sotto sequestro in attesa delle decisioni della magistratura: resta chiusa via Biffi
L’uomo, ferito nell’esplosione, è ricoverato all’ospedale Niguarda: la prognosi è di 40 giorni
MISSAGLIA – Hanno trovato tutti una sistemazione alternativa in alcuni alloggi messi a disposizione dall’amministrazione comunale di Missaglia. Stiamo parlando delle cinque persone sfollate a seguito dell’esplosione avvenuta venerdì intorno alle 18.30 in via Biffi a Maresso. Un’immobile è stato sventrato a seguito dell’esplosione ed è ora stato posto sotto sequestro in attesa delle decisioni della magistratura in merito.
Un boato fortissimo, quello avvenuto il 1 novembre, causato probabilmente da una fuga di gas anche se l’intero quadro della vicenda appare ancora da ricostruire nella sua interezza. Nell’esplosione un uomo è rimasto ferito in maniera seria ed è attualmente ricoverato all’ospedale Niguarda con ustioni in diverse parti del corpo. La prognosi è di 40 giorni. Sfollate, a causa dell’inagibilità della struttura, altre due famiglie, costituite da tre e due persone.
Dopo aver trovato temporaneamente accoglienza da parenti e amici, gli sfollati entreranno da stasera negli alloggi messi a disposizione dal Comune. “Li abbiamo incontrati oggi – ha puntualizzato ieri il sindaco Bruno Crippa – e abbiamo fatto il punto sulla situazione indicando la soluzione trovata. Si tratta di un alloggio a Missaglia e di uno fuori Comune. A entrambe le famiglie la soluzione trovata va bene e questo è sicuramente un punto positivo da cui partire”.
L’immobile e anche il tratto di via Biffi interessato dall’esplosione sono stati posti sotto sequestro. Le famiglie sfollate sono state accompagnate nel tardo pomeriggio di ieri dai vigili del fuoco all’interno dell’immobile per ritirare oggetti e beni personali lasciati dentro dopo l’esplosione. Dopodiché bisognerà aspettare le decisioni della magistratura per capire come procedere con l’immobile. “Bisognerà capire se e come ristrutturare quanto si potrà ristrutturare e quanto invece dovrà essere abbattuto”.