In consiglio si è tornati a parlare dell’antenna, posizionata da qualche giorno alle Marasche
“Entrerà in funzione nel primo trimestre del 2023. Saranno previsti controlli ad hoc da concordare con Arpa”
OSNAGO – “L’antenna è stata posizionata, ma non è ancora in esercizio. L’entrata in funzione è prevista per il primo trimestre 2023 e anche se le normative non prevedono l’obbligo di comunicazione della messa in esercizio, l’ufficio tecnico ha chiesto di essere messo al corrente quando questo avverrà”. Ha risposto così il sindaco Paolo Brivio venerdì sera in consiglio comunale quando si è tornato a parlare della nuova e contestata antenna posizionata dalla società Iliad in via delle Marasche dietro il nuovo comparto commerciale al confine con Cernusco.
Un argomento che sta tenendo banco in paese dove è sorto anche un comitato No Antenna, promotore, oltre che di una raccolta firme, anche di un incontro con i referenti dell’associazione Elettrosensibili. All’indomani del posizionamento dell’antenna, alta ben 34 metri, il gruppo di minoranza di Orgoglio Osnago, guidato da Marco Riva, ha presentato un’interpellanza ricordando come l’amministrazione comunale avesse promesso controlli continui da parte di Arpa sulla nuova installazione tecnologica. “Chiediamo quale sia la pianificazione dei controlli concordata con Arpa e con che frequenza verranno eseguite tali misurazioni” hanno sottolineato dalla minoranza. Non solo. Tra le richieste anche quella di prevedere misurazioni indipendenti da Arpa al fine di garantire una maggior verifica delle nuove installazioni, prendendo ad esempio quanto promosso da alcuni comuni limitrofi.
Un riferimento, quello ai Comuni limitrofi, suonato in più occasioni come una frecciatina rivolta alla maggioranza, accusata di non aver fatto tutto il possibile per contrastare l’installazione dell’antenna, a cui il sindaco ha replicato ricordando, per ben due volte, come il suo telefonino segni già il 5G, nonostante la nuova antenna non sia ancora in funzione, sia in stazione che in piazza della chiesa a Osnago. Quanto ai controlli, verranno previsti con modalità e tempi da stabilire quando l’antenna verrà messa in esercizio.
Cassata la richiesta di avvalersi di altri enti, la cui “validità scientifica sarebbe da appurare”. Non solo. “Come sindaco e anche come consigliere comunale abbiamo il dovere di fidarci di Arpa e valutare altre strade solo qualora non fossimo soddisfatti”.
Non soddisfatto delle risposte ricevute, Riva è tornato sull’argomento in occasione della variazione di bilancio dove sono stati stanziati delle somme per la revisione del Pgt. “Chiediamo al Comune di rivedere il piano antenne comunale senza aspettare la revisione del piano di governo del territorio. Comuni vicini ci stanno mettendo mano senza spendere cifre eccessive, intorno ai 6 e agli 8mila euro. Prevedete degli emendamenti per coprire nuove spese per Retesalute relative alla lite temeraria, ma il piano antenne non viene aggiornato con urgente. Fate i deboli con i forti e i forti con i cittadini”.
Un attacco a cui il sindaco ha replicato contestando innanzitutto la stima dei costi per redigere un piano antenne (si parla dagli 11 ai 18mila euro) e ribadendo di aver allargato la discussione alla conferenza dei sindaci del Meratese per redigere dei piani condivisi. “Abbiamo prima cercato la disponibilità della Provincia che si è dichiarata incompetente sulla questione e quindi abbiamo portato in discussione la faccenda nella conferenza dei sindaci perché non ha senso redigere piani che non si parlino gli uni con gli altri”.