BALLABIO – “L’inciviltà dilaga, che tristezza! Porto sempre con me un sacco della spazzatura quando salgo ai bivacchi sperando di non doverlo usare, ma alla fine trovo sempre sporcizia”.
Uno sfogo amaro quello di Gianmario Maver, presidente del gruppo I Beck. Da sempre è legato al mondo della montagna, con il suo gruppo, spesso si impegna nella sistemazione e pulizia dei sentieri piuttosto che nella manutenzione dei bivacchi: “Sono particolarmente legato al Monte Due Mani, è un luogo che mi piace molto e ieri sono salito in compagnia di un amico. Quando sono entrato nel bivacco mi sono letteralmente cadute le braccia: c’erano avanzi di cibo di tutti i tipi, riso, pasta, succhi di frutta aperti, banane putrefatte – ha detto – Mi chiedo se chi lascia questa roba nel bivacco pensa veramente che possa servire a qualcuno. Senza contare i piatti e le posate sporche, lumini, fazzolettini di carta che, oltretutto, abbiamo trovato disseminati anche lungo il sentiero… una tristezza assoluta”.
Soltanto lo scorso 21 agosto anche nel Bivacco Riva – Girani, al Grignone, in località Comolli, il noto alpinista di Missaglia Claudio Ghezzi, che quotidianamente sale in vetta, aveva trovato una brutta sorpresa: ignoti avevano utilizzato come combustibile il cassone destinato a contenere la legna per i mesi invernali.
Alla fine Maver ha riempito mezzo sacco della spazzatura: “Ho raccolto tutto, ho dato una scopata e, prima di venire via, ho dato un’occhiata al cartello appeso nel bivacco, presente da quando è stata inaugurata la struttura del Cai Ballabio, e che invita le persone a riportare i propri rifiuti a valle”.