“Non esistono parole che possano colmare il dolore. Aldo era unico e resterà per sempre nei nostri cuori. E’ da non credere ciò che è successo. A volte il destino è così crudele che si fa davvero fatica a rendersi conto di quanto succede…”.
E’ quanto riportato sul cartello appeso all’ingresso del suo negozio di cartoleria di via Nazario Sauro a pochi passi dalla centralissima piazza Garibaldi e dal Lungolago. Aldo Bonacina se n’è andato ieri mattina all’età di 67 anni.
Uomo di “grande spirito, sempre allegro e sorridente” racconta il figlio Antonio che nonostante il dolore trova la forza di ricordarlo. Bonacina, dopo aver ottenuto il titolo di geometra, ebbe un’intuizione vincente, forse ereditando quello spirito imprenditoriale dal padre, già proprietario di un negozio di sartoria in via Roma.
Infatti Aldo frequantando in qualità di geometra studi di colleghi e architetti, intuì che poteva essere un buon affare aprire una cartolibreria specializzata in centro città. E così fece. Nel 1967 in via Naziario Sauro al civico 15 apre la Duograf.
“Il negozio era la sua vita – racconta Antonio – a tal punto che quell’esercizio, con gli anni, divenne una sorta di salotto, dove amici e conoscenti non mancavano di mettere piede anche solo per saluto”.
L’intuito del geometra Bonacina si dimostra azzeccatissimo, gli affari vanno bene e alla Duograf affianca la Tecnograf di Calolziocorte. Gli anni passano e Aldo convola a nozze con Giuseppina Alborghetti dalla quale avrà il figlio Antonio.
Con le nozze Aldo da Lecco si trasferisce ad abitare a Calolzio per poi spostarsi definitivamente a Olginate. Il tempo passa e negli Anni ’80 Aldo decide di vendere la Tecnograf per continuare la sua attività con la sola Duograf di via Nazario Sauro, dove fino ai giorni scorsi ha continuato a lavorare alacremente come se ogni giorno fosse il primo.
Un gran lavoratore, ma anche una persona capace di assaporare la vita e le numerose amicizie che nel corso degli anni aveva saputo coltivare. “Era un festaiolo – prosegue il figlio – gli piaceva stare con gli amici e spesso organizzava lunghe cene per il semplice piacere di stare in compagnia. Era una persona sempre contenta e sorridente. Portava con sè un’allegria contagiosa, tant’è che se eri abbacchiato o giù di morale bastava guardarlo per ritrovare il sorriso”.
Chiediamo ad Antonio qual è la cosa che gli ha insegnato suo padre… un lungo sospiro, poi una sola parola: “La serenità”. Ed era con ogni probabilità questo il segreto di Aldo, persona ben voluta da tutti, che lo rendeva così felice e sorridente.
E domani, mercoledì, saranno in molti a voler dare l’ultimo saluto all’amico scomparso quando nella chiesa parrocchiale di Olginate, alle 14.30, verranno celebrati i funerali. Poi la salma verrà tumulata nel cimitero di Castello a Lecco.