Tragedia ad Abbadia: padre annega davanti alla figlia

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    ABBADIA – Stava spingendo il canotto con a bordo la figlioletta quando è scomparso nelle acque del lago davanti agli occhi dell’altro figlio e della moglie.
    Una tragedia accaduta a soli sette metri da riva, sulla spiaggia di Abbadia Lariana posta dietro l’ex albergo La Rosa situato lungo la Provinciale.

    Erano da poco passate le 14 di oggi, lunedì, quando Mriss Rachidi, un marocchino di 33 anni, residente a Lomagna (LC), ha iniziato chiedere aiuto ai bagnanti nonostante fosse a pochissimi metri dalla riva.
    Lubamir Riznychuk Lybobim, ucraino residente a Seveso, presente anche lui sulla spiaggia con moglie e figlio, nel vedere la scena non ha esitato a gettarsi in acqua nel tentativo di salvare il33enne ma non c’è stato nulla da fare, il marocchino è scomparso velocemente nelle acque del lago.
    “Quando l’ho sentito urlare mi sono tuffato, ma una volta raggiunto l’uomo ho capito che la situazione era complicata perchè io stesso sentivo che le alghe mi stavano mettendo in difficoltà, purtroppo non ho potuto fare nulla… quell’uomo è stato inghiottito rapidamente dal lago e non è più riemerso. Ho cercato di scorgerlo guardando sott’acqua ma non si vedeva nulla”, ha raccontato il coraggioso Lubamir.

    Subito è scattato l’allarme, sul posto è giunto il personale medico del 118, i sommozzatori  e una squadra dei Vigili del Fuoco di Lecco, i Carabinieri di Mandello, la Polizia Provinciale e quella Locale di Abbadia Lariana;  a sorvolare la zona anche l’elicottero dei Vigili del Fuoco.

    A venti minuti dall’incidente, il corpo dell’uomo è stato individuato dai pompieri lecchesi e portato a riva, dove in tutti i modi il personale medico ha cercato di rianirmarlo per oltre 40 minuti ma senza riuscirci: troppo il tempo trascorso sott’acqua…

    Intanto sul posto è giunta in lacrime la madre del ragazzo, poi il padre e altri parenti raggelati e distrutti nel vedere quel corpo esanime sulla riva.

    “Mi hanno detto che quell’uomo non sapeva nuotare – ha proseguito Lubimir – Se è vero non doveva spingersi fino a quel punto, sapendo che dopo pochi metri l’acqua è subito alta”.

    Ancora non è stata stabilita la causa dell’annegamento, ma sembra che l’uomo sia scivolato e non sapendo nuotare è stato preso dal panico, quindi è sprofondato in acqua forse rimanendo intrappolato nella fitta flora lacustre.